15 punti di penalizzazione per l’inchiesta Prisma. 15 punti che di fatto hanno annientato, complice Napoli, qualsiasi speranza della Juve di Allegri di tornare a lottare per lo Scudetto. Dopo il contraccolpo mentale di febbraio, però, la squadra è tornata a macinare: non solo in Europa League, pure in campionato. Laddove i bianconeri hanno saputo inanellare una serie di successi importanti che li hanno miracolosamente riportati settimi a 7 lunghezze dal quarto posto ed una ricorsa che se dovesse chiudersi col successo avrebbe senz’altro del miracoloso.
Ma oltre chiaramente all’aspetto tecnico sussistono partite più importanti, quelle nei tribunali. E ieri poteva essere giornata chiave: attesa per l’udienza preliminare. Invece nulla di fatto, rinviata al 10 maggio. Tra un mese e mezzo infatti il giudice sarà chiamato a valutare sia la richiesta delle parti civili che quella di rinvio a giudizio del club e degli altri 12 indagati, tra cui gli ex membri storici della dirigenza bianconera: Agnelli, Paratici, Nedved e Arrivabene su tutti. Ieri, tra l’altro, assenti. La difesa della Juventus punterà invece sulla questione della competenza territoriale, verrà chiesto al Gup di spostare il processo da Torino a Milano o Roma.

