Nonostante la partenza di Skriniar, la gran delusione, l’addio amarissimo a parametro zero previsto in estate destinazione Parigi, l’Inter prova ad alzare la testa sul fronte rinnovi e non replicare gli stessi errori del recente passato. In attesa di decidere e decretare cosa fare con un veterano ormai al tramonto dei suoi anni migliori come De Vrij, chiaramente la missione più importante della dirigenza nerazzurra in ottica retroguardia resta e si chiama Alessandro Bastoni, presente e futuro asset, valore di mercato particolarmente rilevante vista giovane età, radiose premesse e centrale mancini futuro della nazionale stessa.

Come noto, Bastoni andrà in scadenza 2024. Ciò amplifica cassa di risonanza e alimenta sirene, soprattutto estere. Ma Marotta vuole blindarlo. Il ragazzo s’è sempre definito tifoso interista, la stessa famiglia vive e vuol continuare a vivere a Milano. Premesse che suggerirebbero quanto e come possa diventare un’operazione semplice la sua permanenza ad Appiano Gentile, ma poi sappiamo che nel calcio spesso non è esattamente così: è lavoro anche per loro, sussistono burocrazia e procuratori, va trovato l’accordo sull’ingaggio.

Bastoni attualmente per l’appunto percepisce 3.5 milioni. Per sposare l’Inter in quelli che saranno gli anni più importanti e forti della sua carriera ne chiede almeno 5. Ieri in sede s’è registrato l’incontro tanto atteso tra Tullio Tinti, storico agente del ragazzo, e la dirigenza nerazzurra. La notizia è che la distanza s’è notevolmente ridotta: esiste e filtra ottimismo, ma ancora va colmata. L’Inter ha offerto 4 milioni a salire fino a 4.5 più bonus, negli anni. Sicuramente adesso la fumata bianca è più vicina, ma occorreranno evidentemente altri incontri.