Si chiude il primo atto della semifinale di Coppa Italia più prestigiosa, quella tra Juventus ed Inter, eterna rivalità: scintille, tensioni, risse e cartellini rossi.
Partita tesa ma bella, intensa, aperta a tante potenziali occasioni. Pallino e possesso più nerazzurro, ma manca la stoccata; Juve meno estetica, più frizzante e diretta. Al tramonto della ripresa proprio i bianconeri castigano: scalano tutti sul primo, arriva il ritrovato Cuadrado sul secondo e diagonale perfetto. Stadium in delirio. Sembrava l’ennesima, tatticamente meritata, vittoria allegriana.
Invece, nei soli 3 di recupero, all’ultimo giro di lancette, scatta l’imprevisto bianconero: torre di Dumfries su Kostic, ingenuo fallo di mani di Bremer, calcio di rigore. Dal dischetto Lukaku per riscattare una stagione, nel momento di tensione e rivalità più importante, proprio sotto la curva bianconera: stavolta freddissimo il gigante belga, Perin da una parte e palla dall’altra. Inzaghi tira un sospiro di sollievo.
La reazione a zittire la curva bianconera, doppio giallo, espulsione. Parte la prima rissa. Dzeko carica il settore ospiti, Cuadrado e Handanovic discutono, poi spintoni, altro doppio rosso. I due marcatori salteranno la gara di ritorno. Il parapiglia dura pure negli spogliatoi. Tensione altissima. Inter nervosa, Juve beffata. Decisiva la gara di ritorno.

