La decisione più sorprendente del calcio estero arriva da Londra. Frank Lampard torna al Chelsea, ancora da allenatore. Stavolta sarebbe meglio definire da traghettatore. Un Caronte a traghettare le anime blues verso il finale di questa tormentatissima stagione del club.

Già perchè mentre tutti parlavano di Nagelsmann e Luis Enrique (e giustamente, come la nostra redazione) che costituirà il vero testa a testa, le due candidature più forti e rilevare il futuro dei Blues della nuova proprietà USA, i casting proseguivano pure per gli ultimi due mesi di stagione dopo l’esonero di Potter. E allora la scelta è ricaduta su Frank, a dir la verità già avvistato martedì sera a Stamford Bridge per la gara col Liverpool: nel tardo pomeriggio di ieri le prime indiscrizioni, in serata le conferme, da qualche ora di oggi pure l’ufficialità: Frank è tornato a casa.

Seppur per due mesi, ma opportunità reciprocamente perfetta. Perchè fresco d’esonero all’Everton, Lampard aveva bisogno di rilanciare la sua carriera e non poteva permettersi di respingere una vetrina come questa, per tornare a nutrire magari in estate mercato con le mediopiccole di Premier. Il Chelsea aveva invece bisogno di una figura più esperta che conoscesse magari l’ambiente, un traghettatore.

Boehly ha chiamato, Frank ha detto sì: “Decisione semplice: questo è il mio club. E aveva bisogno di me. Sono grato per l’opportunità. Conosco il Chelsea, conosco l’ambiente, il centro d’allenamento, i calciatori, ciò che desiderano i tifosi Blues”.