Il Napoli riscatta il tonfo interno col Milan e torna tanto per cambiare all’ennesimo successo in campionato. Lo fa vincendo 2-1 su un campo difficilissimo come Lecce, in Salento, contro giallorossi impelagati nella tremenda lotta per non retrocede. Napoli che sale a 74 e completamente autonomo nel suo destino può continuare a nutrire il suo meraviglioso conto alla rovescia.
Nonostante l’assenza di Osimhen, il primo tempo sembra da vero Napoli. E così è: belle trame, belle giocate. Il gol arriva sugli sviluppi di seconda palla su palla inattiva: svetta ancora capitan Di Lorenzo. Che sembrerebbe spianare la strada agli azzurri, così non è: in avvio di ripresa premiato il sentimento leccese, gran torsione di Di Francesco in area, Meret battuto.
Il Napoli vanta però cronicamente il merito di non disunirsi, personalità e maturità delle grandi squadre: sull’ennesimo cross di Mario Rui arriva l’autogol di Gallo, beffato Falcone, inevitabile, palese superiorità. Il Napoli gestisce nel finale, Lecce vivissimo, ma gran resistenza azzurra e tre punti pesantissimi.
Salentini alla sesta sconfitta consecutiva, numeri che fanno rumoreggiare anche curva e pubblico del Via del Mare, che stasera però non può far altro che apprezzare lo sforzo profuso contro la primissima della classe. Semmai, rammarico per le ultime 5 gare perse. Fatto sta che la salvezza resta ancora qualcosa da conquistare: il margine sul Verona resta discretamente ampio, ma mai dormire sonni tranquilli, soprattutto a quelle latitudini.
