All’improvviso Musetti. Una delle serate più prestigiose della sua giovane carriera, se non la più prestigiosa. Battuto Djokovic a Montecarlo, conquistati i quarti di finale dell’ATP transalpino. Notte splendida per il movimento tennistico italiano, la gioia più grande dell’anno dopo la cavalcata del nostro miglior asso, Sinner, in quel degli States due settimane fa. E sarà proprio derby italiano ai quarti: no, non è calcio, stavolta non è Milan-Napoli, è proprio Sinner-Musetti.
Comunque vada, Lorenzo ha reso orgoglioso tutto il movimento tennistico italiano. Finalmente non solo qualità, ma anche personalità, pazienza, maturità non indifferente. Djokovic in difficoltà: sfruttava Montecarlo per recuperare la miglior condizione. Nonostante le seguenti premesse il primo set è tutto serbo. Poi tempesta e break, autentica tempesta perfetta che ribalta tutto, come per magia: rimonta di Musetti che straordinariamente conquista stupore e plauso del pubblico di Montecarlo.
4-6 7-5 6-4 in tre set, trionfo straordinario, mediatico, che vale molto più di qualsiasi titolo. Diventa il settimo italiano ad aver battuto il numero uno al mondo. Elemento discusso nell’ultimo biennio complice polemiche e vaccini, ma pur sempre il migliore alla fine della straordinaria era Nadal e Federer. E pure Djokovic stesso apprezza: sportivo, alla fine, abbraccia e si complimenta con l’avversario. Musetti vola ai quarti: adesso derby azzurro con Sinner. L’Italia si lecca i baffi. E gongola. Finalmente gioie tennistiche: non solo l’altoatesino, crescono talenti. In qualche modo, la gioia di Musetti bilancia l’amarezza dello sfortunatissimo Berrettini.

