Non solo Roma. Non solo il grande successo serale dei giallorossi all’Olimpico con l’Udinese. La domenica di Serie A ha narrato la sconfitta bianconera, quella juventina, la seconda consecutiva, stavolta a Reggio Emilia col Sassuolo. Finisce 1-0 per i veroverdi, centra il sigillo decisivo Defrel in torsione in piena ripresa. Gran vittoria prestigiosa per Dionisi che rinsalda un piazzamento nelle loro acque naturali, la metà classifica.
Juve che resta settima a 44 lunghezze adesso appaiata dal sogno Bologna, che punta all’Europa. Per la Juve arrestata ormai definitivamente la corsa Champions: l’unica possibilità per riaccendere speranze arriverà proprio mercoledì, attesi riscontri decisivi per il ricorso contro penalizzazione e -15. In caso di esito positivo, può cambiare tutto. Nel frattempo, per i bianconeri, testa palesemente già a Lisbona.
La domenica di pranzo s’era aperto col pari interno del Lecce, che dopo 6 sconfitte consecutive torna sì a far punti ma senza sterzare: bottino magro, solo 1-1 interno contro una Sampdoria fanalino di coda ormai condannata. Serviva qualcosa di più, invece Jesè riprende Ceesay e per i salentini soltanto un punto che di fatto cambia ben poco: per la salvezza c’è ancora da faticare.
Stesso discorso, quantomeno a livello di classifica, va fatto per la Salernitana, che strappa un punto più difficile e prestigioso, a Torino, ma senza conquistare l’intera posta in palio. Sanabria riacciuffa Vilhena e 1-1 col Toro. Adesso il Verona terzultimo è tornato a 23 e minaccia l’incolumità di Spezia, quartultimo a 26, Lecce 28 e Salernitana 30. Nemmeno a Salerno possono quindi dormire sonni tranquilli.
