Non solo Napoli-Milan. Non solo chiaramente Inter-Benfica, ritorno a San Siro coi nerazzurri favoritissimi dopo il doppio vantaggio conquistato a Lisbona. Al via il secondo atto degli altri quarti di Champions, per la seconda settimana consecutiva di intensissime coppe europee, che chiuderà i battenti giovedì col tumulto d’Europa e Conference League.
Stasera a Stamford Bridge c’è Chelsea – Real Madrid: si riparte dal 2-0 dell’andata, quando con personalità, classe ed esperienza i Blancos ipotecarono di fatto la qualificazione. Difficile prevedere un collasso: troppa l’esperienza, troppa l’abitudine a certi livelli, comunque si metta la gara. Ma dall’altra parte è l’ultima gara a ragion d’esistere per la tremenda stagione dei Blues, transizione piena: dopo Potter, pure per Lampard traghettatore tre sconfitte su tre. Squadra giovane, veterani solo Thiago e Kantè. Le ultime cartucce stasera, poi solo futuro. D’altronde la Premier non chiede più niente ai Blues: mesti a metà classifica, desolante undicesimo posto.
Domani in concomitanza con Inter-Benfica pure il secondo atto tra Bayern e Manchester City. Il punteggio non ammette repliche: 3-0 Guardiola all’andata. Guardiola che torna in Baviera, dopo aver vinto tre Bundes su tre a cavallo tra 2013 e 2016 senza però esser andato oltre le semifinali di Champions. E pure al City in 6 anni c’è andato solamente vicino. Quest’anno sogna possa esser l’anno buono, ma prima evidentemente semifinali col Real, dall’altra parte del tabellone rispetto alle italiane, per l’appunto. Ma ancor prima, ritorno senza correr rischi a Monaco: Il Bayern paga il cambio in panchina: Tuchel straordinario, futuro tutto dalla sua parte, ma era giusto far chiudere la cavalcata europea a Nagelsmann. Spogliatoio ancora in fermento per il pugno di Manè, oggi forse soltanto dalla panchina. Insomma, tutto sussurra Manchester City, ma tutto può succedere: mai dar nulla per scontato. Soprattutto a questi livelli, soprattutto con quelle incredibili note lì, quelle della Uefa Champions League.
