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    Salute
    20 Aprile 2023
    (Adnkronos) - "Quella sui vaccini anticancro a mRna è una discussione troppo precoce". Le notizie diffuse di recente su un prossimo arrivo "rappresentano un lancio speculativo. Capisco che la ricerca ha bisogno di pubblicità e la ...
    De Marinis (Ieo), ‘vaccini mRna fra 10 anni, annunci sono speculazione’
    (Adnkronos) - "Quella sui vaccini anticancro a mRna è una discussione troppo precoce". Le notizie diffuse di recente su un prossimo arrivo "rappresentano un lancio speculativo. Capisco che la ricerca ha bisogno di pubblicità e la ...

    (Adnkronos) – “Quella sui vaccini anticancro a mRna è una discussione troppo precoce”. Le notizie diffuse di recente su un prossimo arrivo “rappresentano un lancio speculativo. Capisco che la ricerca ha bisogno di pubblicità e la pubblicità porta risorse per farla, ma dire delle cose in determinati contesti, speculando sui bisogni delle persone significa agire con troppo anticipo. Secondo me quello dei vaccini anticancro è un campo di grande sviluppo ma non ci sarà nulla di concreto nei prossimi dieci anni”. Così all’Adnkronos Salute Filippi de Marinis, direttore della Divisione di Oncologia toracica dell’Istituto europeo di oncologia di Milano e Presidente Aiot (Associazione italiana oncologia toracica) a margine della conferenza stampa ‘Cancro al polmone: un’altra promessa mantenuta” promossa oggi da Merck Italia, a Roma, per il lancio in Italia di tepotinib, terapia orale in singola somministrazione giornaliera per pazienti adulti con tumore al polmone non a piccole cellule in stadio avanzato.

    “La prevenzione in ambito oncologico, e in particolare per il tumore al polmone, è sempre molto importante. La Tac superveloce” – un nuovo tipo di scansione che dura pochissimo e ha il pregio di abbattere del 90% il livello di radiazioni a cui ci si espone – “permette di identificare delle lesioni che non abbiano prodotto sintomi. E se non ci sono i sintomi non ci sono neanche le metastasi. Quindi senza sintomi e piccole lesioni il chirurgo può ancora intervenire con l’oncologo per cercare di arrivare a un intervento chirurgico”. “La chirurgia d’emblée appena fatta la diagnosi di piccole lesioni, una chirurgia fatta dopo la terapia medica e la terapia medica fatta in seguito alla chirurgia, tutto questo insieme – spiega – aumenta la sopravvivenza in questi pazienti oncologici e tutti i metodi diagnostici preventivi sono assolutamente indispensabili per poter mettere in campo una chirurgia”.