La Juventus stecca ancora l’esame Inter, quantomeno nelle coppe, dove trionfa ancora Simone Inzaghi. Dopo la finale della passata stagione, lo scontro diretto per conquistare la finale termina ancora nelle stesse identiche tinte nerazzurre: l’Inter vola all’ultimo atto, torna all’Olimpico, affronterà una tra Fiorentina e Cremonese per la possibilità di rivincere e mantenere almeno un trofeo della passata stagione. Inzaghi tra mille difficoltà si conferma ancora più che fertile a livello di coppe e competizioni.
Un primo tempo veramente troppo passivo, deludente, spentissimo dai parte dei bianconeri, prima frazione oggi contestatissima da stampa e tifoseria. Apre Dimarco, imbucata vincente e vantaggio nerazzurro meritato. Nella ripresa sicuramente un pizzico di coraggio in più, qualche cambio tattico ma poi effettive occasioni per grappare sangue e famiglia. Bensì è l’Inter stessa ad andar vicinissima al raddoppio in più di ogni occasione: sfiora Lautaro, miracoli Perin. Passano i minuti e la sostanza non basta: gran festa interista e grossa delusione bianconera sugli spalti del Meazza, in Coppa Italia tra le due festeggiano ancora i nerazzurri.
E stavolta, calcisticamente, strameritato: la Juve d’Allegri ben poca cosa. Tecnico livornese che torna stamani sul banco degli imputati: non tanto per atteggiamento tattico discutibile e proposta stavolta effettivamente particolarmente scadente, ma soprattutto per scelte di formazione questionabili, come la scelta di lasciar partire Danilo e Milik dalla panchina.


