Dopo Montecarlo e Barcellona, come spiegato e narrato entra nel vivo l’ATP di Madrid. E la capitale spagnola continua a narrare risultati clamorosi, soprattutto in chiave azzurra.

Dopo la grande esclamazione di Cecchinato e Vavassori, un altro tennista italiano di quelli apparentemente meno quotati conquista prime pagine e copertina. Parliamo di Matteo Arnaldi, che dopo aver conquistato un posto a Madrid attraverso faticose qualificazioni, scrive una delle pagine più belle, se non chiaramente la più luccicante e luminosa, della sua intera giovane carriera. Il 22enne di Sanremo ha infatti appena battuto Ruud, un Top 5 del Ranking ATP, impresa straordinaria in un doppio set: 6-3, 6-4) in un’ora e mezza di gioco. Quanto basta per stupire tutto e tutti e freddare uno dei favoriti della competizione. Gioia incredibile, seconda sorpresona azzurra dopo Vavassori: al turno successivo affronterà Munar.

Risultati clamorosi quelli azzurri, perchè a macchiare la radiosa due giorni italiana è quel ragazzo su cui, grazie a qualità mostrata tra Montecarlo e Barcellona, i riflettori nazionali erano tutti puntati: Lorenzo Musetti. Un Musetti che invece, quando doveva palesare continuità e crescita, stecca ancora: fuori al debutto, fuori al secondo turno, passa il tedesco Hanfmann. Un’altra delusione, sul più bello. Lorenzo ha infatti sprecato un’occasione incredibile: con l’eliminazione di Ruud, la via verso i quarti, tabellone alla mano, sembrava spalancata. Invece no, delusione ancora sul più bello. Buona tecnica e qualità, ma continuità e temperamento restano tutt’altra stoffa.