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    Cronaca
    29 Aprile 2023
    Maxi stangata a Cotral: 54 milioni di euro di multa per reclami e ritardi

    VITERBO – Maxi multa in arrivo sul Cotral pari a 54 milioni di euro, il 10% del fatturato dell’azienda da parte dell’Autorità di regolazione dei trasporti.

    A riportare la notizia è Affari Italiani che in un articolo riporta testualmente:

    “In base alla delibera Art, n.42 emessa lo scorso marzo 2023 e opportunamente secretata da Regione Lazio e Cotral, nel mirino è finito il sistema dei reclami e degli indennizzi per ritardi e guasti delle Ferrovie concesse, prese in carico da Cotral il 30 giugno 2022 dopo anni di gestione del Comune di Roma.L’istruttoria Art inziata nel 2021Così dopo una lunga e complessa istruttoria iniziata già nel 2021 e focalizzata sul rispetto delle regole europee per i reclami e gli indennizzi stabiliti dall’Ue, è emerso che “dall’analisi delle Condizioni generali di trasporto e della Carta della mobilità della Società, risulta che la stessa nulla abbia stabilito relativamente all’indennizzo previsto dalla misura 5.3 dell’Allegato A alla delibera n. 106/2018” ma anche che, “dall’analisi delle Condizioni generali di trasporto e della Carta della mobilità, risulta che Cotral, con riferimento alle richieste di rimborsi e indennizzi, non abbia previsto che queste possano essere presentate presso qualsiasi biglietteria o servizio assistenza clienti della Società, con rilascio di apposita ricevuta, né tramite un indirizzo o casella postale, e che non abbia, altresì, provveduto ad indicare le tempistiche massime previste per il loro riconoscimento e le modalità per contestare l’eventuale mancato accoglimento della richiesta”.

    Sempre dalla delibera dell’autorità Art, sulla base dei rilievi svolti presso la home page del sito web di Cotral, non risulta presente l’apposito link denominato “Reclami”, da cui sia possibile accedere alla sezione del sito contenente le informazioni”.

    Due le violazioni e multe sino al 10% del fatturatoLa “quasi sentenza” dell’Autorità di regolazione avvia di fatto l’iter di un provvedimento sanzionatorio, una maxi multa per 2 violazioni, per ciascuna delle quali è prevista una multa pari al 10% del fatturato. Stando al bilancio pubblico di Cotral del 2021 a fronte di ricavi pari a 279 milioni di euro, la doppia sanzione potrebbe arrivare a 54 mln, ben oltre l’utile di 33 mln dichiarato dalla società e che manderebbe automaticamente i conti in rosso.La Cotral ora prevede rimborsi sino al 30 giugno di quest’annoIl procedimento e la sentenza definitiva dovrebbero arrivare il prossimo 9 settembre.

    E Cotral come ha reagito: l’allarme rosso è già scattato e sul sito web dell’azienda, nella sezione la cui competenza è gestita direttamente dalla presidenza è già attivo il link alla pagina Rimborsi e Indennizzi che, di fatto, ammette la bontà dell’istruttoria dell’Autorità.

    Si legge infatti che, “Per disagi subiti dal 1 luglio 2022 al 30 giugno 2023 è prevista la riapertura dei termini per presentare richieste di rimborso o indennizzo.È possibile presentare una richiesta di rimborso in italiano o inglese. Nel caso in cui una corsa indicata come accessibile ai disabili venga svolta con un treno non accessibile, o sostituita con bus non accessibile, oltre al rimborso del biglietto è previsto per il cliente un indennizzo pari a 20 €”.Chissà quanti pendolari ai quali è stato negato il rimborso saranno stati così attenti da archiviare la documentazione dei eventuali disagi subiti dal 2021. Nota: la riapertura dei termini per i rimborsi è stranamente preveggente e quasi prevede disservizi sino al prossimo 30 giugno con possibilità di vedersi garantiti tutti i diritti stabiliti dalle regole di viaggio.

    Basterà l’esercizio divinatorio a convincere l’Art e chiudere in bonis il procedimento?”