Non sono i giorni più felici della seconda annata mourinhana a Trigoria. Lo Special One deve fare i conti con mille defezioni: infermeria tremendamente popolata. Ne prende atto, guarda oltre, pensa a Monza e studia soluzioni. Josè non può pensare soltanto al sogno Europa League e quella doppia semifinale col Leverkusen all’orizzonte delle prossime settimane. Il presente narra Monza, trasferta brianzola, ostacolo biancorosso, quel team di Palladino rivelazione che scoppia di salute dopo l’ennesimo ultimo successo, quello di Spezia, che ha consacrato salvezza e splendido centro classifica al primo anno di Serie A.
C’è una corsa Champions dove la Roma vuole esser ancora protagonista, fino in fondo. Tre squadre in questo momento al quarto posto: giallorossi e milanesi. Tutte insieme appassionatamente a quota 57. Roma in campo domani alle 20-45 all’U-Power Stadium di Monza. Come detto, mille assenze. Dietro difesa decimata: manca leader Smalling, che non ha ancora evidentemente digerito l’affaticamento muscolare di settimana scorsa. Mancano pure riserve come Kumbulla, stagione finita, o la stessa affidabile sorpresa Llorente, che rientrà solanto a metà maggio. Per questo, con Mancini e Ibanez, due soluzioni: o Cristante centrale dei 3 vecchie maniere, o Celik braccetto destro con Bryan al fianco di Camara (chance per ovvi motivi, squalificato pure Matic). Nemmeno Wijnaldum scoppia di salute: Pellegrini chiaramente a galleggiare tra le linee. Dybala solo dalla panchina, davanti Abraham, ballottaggio tra El Shaarawy e Solbakken.

