Serie A. La Juve soffre e balbetta, ma altri tre punti di corto muso: 2-1 sul Lecce
Sport
3 Maggio 2023
Serie A. La Juve soffre e balbetta, ma altri tre punti di corto muso: 2-1 sul Lecce

La Juve soffre e balbetta, ancora una volta, ma riesce a battere 2-1 il Lecce e torna alla vittoria in campionato, successo che consente ai bianconeri di restar padroni del loro destino nella lotta alla prossima Champions League. Tre punti necessari, vittoria che mancava dal primo aprile: dopo 3 sconfitte consecutive e pareggio a Bologna, Allegri torna a vincere di corto muso. Gran prestazione del Lecce, che ai punti avrebbe meritato senz’altro qualcosa in più: ripresa dominante. I salentini possono comunque tirar un sospiro di sollievo, ma senza dormir troppi sonni tranquilli: Spezia sconfitta a Bergamo, ancora 4 lunghezze di vantaggio sulla zona retrocessione.

 

A dispetto di quanto narrerà la ripresa, buon primo tempo dei bianconeri, che cercano larghezza su Kostic e profondità su Vlahovic, rilanciato dal primo minuto. La sblocca un bolide di Parades, nonostante a giugno le strade del suo futuro saranno tutt’altro che bianconere. Pareggia il Lecce su rigore con Ceesay, ma la Juve ne ha di più, e proprio grazie alla matrice tattica spiegata in precedenza trova il controsorpasso: asse serbo, confeziona Kostic, timbra Dusan Vlahovic. Si sblocca il centravanti, ben 84 giorni dopo l’ultima volta a Salerno. Ed è un urlo liberatorio, a chiudere un periodo di magra contraddisto da nervosismo, infortuni, Arek Milik e probabilmente una proposta di gioco, quelle del suo tecnico, raramente particolarmente fertile e pregna d’occasioni offensive.

 

La Juve va all’intervallo sul 2-1, ma nella ripresa esce tutto il nervosismo bianconero. Non solo falle tecniche, ma soprattutto generale momento di difficoltà viste gli ultimi passi falsi. C’è tensione, lo si evince quando una grande non riesce a gestire. E allora Lecce, tanto Lecce: secondo tempo di marca salentina, che sorprendentemente non solo doma e tesse, ma produce pure diverse occasioni clamorosi, tra colpi di testa, tentativi da fuori e soprattutto grandi miracoli di Szczesny, emblemi della ripresa allo Stadium, particolarmente significativi. Il triplice fischio è liberazione: maledetta sofferenza, ma alla fine Allegri si porta a casa quel che più conta, l’intera posta in palio.

 

La nota decisamente stonata della serata bianconera è l’infortunio, particolarmente serio, occorso a Mattia De Sciglio: lesione al crociato, confermato dalla società. Allegri perde un suo pupillo storico ma soprattutto una valida alternativa di rosa a destra: necessario l’intervento, l’ex Milan ha terminato la sua stagione.