Premessa. E’ la corsa Champions più bella, folle, terrificante ma elettrizzante più bella degli ultimi anni. E la serata del mercoledì da leoni di A non ha certamente tradito le aspettative. Goleade, emozioni e sorprese.
Nonostante l’insidia di un avversario tosto e nelle ultime settimane tremendamente arcigno in piena lotta salvezza, l’Inter si sbarazza agevolmente del Verona, distrutta 6-0 al Bentegodi. Gioiello Calhanoglu, doppiette nella ripresa di Lautaro e Dzeko: nerazzurri sul velluto. Finalmente continuità pure in campionato per Inzaghi.
Inter che, quarta a quota 60 a 4 lunghezze dalla Lazio seconda e 3 dalla Juve terza, stacca Milan e Roma. Clamoroso il pari interno dei rossoneri: Pioli rischia ancora, stravolge la formazione e lascia tantissimi titolari in panchina. Risultato? La Cremonese, ormai quasi spacciata, sfiora il colpo grosso, raggiunta alla fine soltanto dall’assalto finale del Milan, che trova il pari su punizione con Messias. Pioli attaccato.
A scavalcare addirittura Milan e Roma in questo momento, quantomeno per classifica avulsa, è l’Atalanta ricostruita dal Gasp, che trova un’altra vittoria e batte 3-2 a Bergamo un coraggioso Spezia mai domo. Adesso la Dea è completamente immersa nella corsa Champions: s’è regalata un sogno. 6 squadre per 3 posti, 2 in Europa, l’ultima in Conference. E nel weekend sarà, scherzo del destino, triplo scontro: Milan-Lazio, Roma-Inter, Atalanta-Juve. Senza precedenti.
