Napoli Day. Un punto ad Udine per la storia, 33 anni dopo
Sport
4 Maggio 2023
Napoli Day. Un punto ad Udine per la storia, 33 anni dopo

Un punto per scrivere la storia. Un punto per l’apoteosi. Un punto per rincoronarsi Campioni d’Italia 33 anni dopo, dopo Diego. Una vita, generazioni azzurre. L’amarezza salernitana è durata ben poco, l’appuntamento è solo rimandato. La Lazio ha battuto il Sassuolo ma poco cambia: al Napoli basta un punto per la gloria.

 

Sarà il trionfo di ADL, Giuntoli e Spalletti. Il futuro conta poco, conta solo il presente. Il 4 maggio del 2023 può diventare pagina scalfita nel sentimento partenopeo. Alle 20.45 si scende in campo in Friuli. Evidentemente era destino che Luciano tornasse dove tutto cominciò, quantomeno a quei livelli che ne trasformarono carriera e allenatore. Dalla semina di Empoli alle fatiche veneziane, fino al grande progetto Udinese, portata addirittura in Champions nell’ormai lontano 2025. E si merita notti come quelle di stasera, eccome.

 

“Se avvenisse, sarebbe un evento che esce dagli schemi. C’è da fare l’ultimo strappo. Per cui si continua a fare come abbiamo sempre fatto. Nessuna divagazione, nessuna deconcentrazione. Nessuno sguardo che ci porti lontano dalla nostra volontà o lavoro. Come la vive Spalletti? Io vengo sempre di riflesso nei confronti della gioia che puoi portare agli altri. Abbiamo visto per tutti questi mesi quello che possiamo dare ai nostri tifosi. Veder la gente felice ti da felicità interiori e ti nutri di rimbalzo, l’aspetto più importante. Già domenica scorsa il pubblico m’ha fatto capire più della nostra classifica quale sia la portata dell’impresa che stiamo portando a termine. Era lo stadio e le immagini che sognavo di vivere e di vedere quando sono arrivato qui. Deve essere la festa di tutti”.

 

Pochi dubbi di formazione. Giocheranno i migliori. Solito 433, quello sontuoso, quello destinato a restar storia, la storia 2022/23. Meret tra i pali, difesa a 4 con capitan Di Lorenzo a destra, Olivera scelta forzata a sinistra per l’indisponibilità di Mario Rui, centrali Kim e Rramhani. A centrocampo la potenza di Anguissa e le percussioni di Zielinsky ad avvolgere metronomo Lobotka; davanti unico vero ballottaggio, il solito, quello tra Politano e Lozano, per affiancare il tandem dei sogni, Kvara e Osimhen.