Era chiaro che sarebbe stata un 10 giorni determinante, intensa, forse già decisiva. Chi dentro e chi fuori: 3 turni di campionato senza sosta che come preventivato avrebbero cambiato connotati della classifica. E l’ultimo weekend, quello appena trascorso, ha spedito diverse segnalazioni importanti soprattutto in chiave lotta Champions, la più incredibile e coinvolgente delle ultime annate con 6 squadre in lotta per 3 posizioni.

Il colpo della domenica l’ha senz’altro messo a segno la Juventus, che ritrova continuità e motori giusti: Allegri cambia carte ma con esperienza batte 2-0 l’Atalanta di Gasperini nella loro Bergamo. Decisiva la ripresa: apre il nuovo gioiello di casa, Iling-Junior, chiude un ritrovato determinante asso nella manica, pedina potenzialmente grossa grossa in questo finale di stagione: Dusan Vlahovic.

Il successo proietta la Juve lanciatissima verso l’obiettivo minimo stagionale: Allegri scavalca una Lazio ancora battuta a San Siro, 66 lunghezze bianconere, 64 quelle biancocelesti. L’Inter scoppia di salute: quarta vittoria consecutiva a Roma e quarto posto a 63 punti, una sola distanza dalla Lazio. Il Milan, che ha vinto lo scontro diretto contro Sarri, l’unica in questo momento di quelle che resterebbero fuori a voler lottare da protagonista fino alla fine: quinta a 61.

Roma decimata tra mille assenze e testa tutta al sogno del giovedì, rincorsa e sogni della rivelazioni Atalanta invece come narrato stroncati dalla potenza Juve. Per questo adesso sembrano 4 squadre per tre posti, scrematura effettuata: protagoniste quelle sopra i 60 punti, evidentemente tagliate fuori quelle sotto. 4 dalla fine, corsa decollata: un’altra ne resterà fuori, milanesi a combattere per infrangere il sogno Lazio.