C’è un motivo affinchè l’Arsenal sia tornato a giocarsi e quantomeno sognare una Premier per larghi tratti comandata fino alla fine della stagione. Gioventù, qualità ed espressione alla massima potenza non possono bastare: servono carattere e personalità. Questo il grande salto di qualità realizzato dal team di Arteta rispetto agli ultimi anni. E gare come quella di ieri lo dimostrano: i Gunners vanno a vincere sull’infuocato campo di quella che ormai va considerata una big, il Newcastle, nessuno c’era mai riuscito in stagione. Ancora l’ennesima perla del dominante e determinante Odegaard, capitano alla definitiva consacrazione. Resistenza e personalità, chiude Martinelli nel finale, che sortisce l’autugol di Schar. L’Arsenal torna dunque ad una sola lunghezza dal Manchester City, che vanta comunque ancora una gara da recuperare e potenzialmente il decisivo +4 a tre giornate dal termine. Importante per i Gunners chiudere bene e sognare fino alla fine, provare a mettere pressione ad una corazzata che proviene da 10 vittorie consecutive, come dimostra doppio Gundogan e successo sul Leeds. Possenza Manchester City che dopo aver sorpassato i giovani diretti concorrenti sono già al lavoro per preparare la rivincita sul Real Madrid: domani sera il primo atto d’andata al Bernabeu.

Non solo Newcastle: perde pure l’altra che sembrava destinata agevolmente alle prime 4 posizioni come il Manchester United, sconfitto all’Olimpico di Londra dal West Ham che, in attesa delle semifinali di Conference, risale la classifica e chiude un’annata complicata dove deve abitare, almeno metà classifica. La concomitante sconfitta di Newcastle e Manchester United riapre miracolosi scenari Champions al Liverpool di Klopp, che dopo un’annata tormentata prosegue e nutre la sua fertile primavera con l’ennesima vittoria consecutiva: battuto pure il Brentford, sempre 1-0, stesso punteggio di quello settimanale col Fulham. Decide ancora naturalmente Salah. Con la sesta vittoria consecutiva in tre settimane i Reds continuano a scalare: rinforzano il quinto posto e tornano a tre lunghezze dal Newcastle ed una sola dal Manchester United, che comunque vantano una gara in più. Ma adesso pressione. E tutto aperto. Anfield torna a sognare ciò che solo un mese fa sembrava impossibile: le Top 4. Adesso sempre complicate, ma non più utopia.