Ci siamo. Dopo settimane di infrasettimanali, calendario contratto post Mondiale in tutta Europa, turni di coppe nazionali, torna il massimo sapore della Champions League. Semifinali al via stasera: andata del primo atto attesissimo, quello tra Real Madrid e Manchester City. Il doppio confronto che Guardiola sogna di poter rappresentare rivincita dello stesso atto della passata stagione, quando nonostante due gare da protagonisti, magia, leggenda e Karim Benzema ribaltarono la contesa ai supplementari della gara di ritorno. Ancora grosso amaro in bocca, ma quest’anno la possibilità di prendersi quella rivincita che significherebbe finale ad Instanbul, seconda dell’era guardiolana. E quest’anno sarà ritorno all’Etihad, con un Haaland mostruoso in più come finalizzatore proprio dei Citizens.
Il Real, quest’anno secondo e senza Liga, ha vinto la Coppa del Re in finale con l’Osasuna, sì, ma punta tutto come sempre sul grande obiettivo dell’anno, la Champions, le sue acque. Quando ti chiami Madrid non potrebbe essere altrimenti. Ancora da decifrare con massima sicurezza il futuro d’Ancelotti col Brasile come noto alla finestra, ma ci sarà tempo e modo per parlarne. Stasera il primo atto al Bernabeu, poi Manchester, mercoledì prossimo. Stavolta sarà decisamente più complicato. Carlo lo sa e ritrova il suo faro più eterno, Luka Modric, ma dietro deve rinunciare ad Eder Militao per squalifica: spazio all’esperienza di Rudiger ed Alaba. Suggestione Camavinga terzino sinistro, davanti tridente consolidato con le frecce Rodrygo e Vinicius ai lati di Benzema.
Dall’altra parte un Manchester City che scoppia di saluta, fresco dell’ennesimo gran finale in Premier: 10 vittorie consecutive che hanno consentito a Guardiola di superare allievo Arteta e tornare in testa al campionato. C’è De Bruyne, recuperato al 100%. Unica assenza rivelazione Akè: sulla linea a 4 di sinistra agirà allora ancora Akanji, come nelle ultime settimane. Dias e Stones confermatissimi, così come a questi livelli pochi esperimenti e dentro naturalmente l’esperienza di Walker e Gundogan. Davanti più Bernardo di Mahrez a destra, a sinistra titolarissimo Grealish, grande annata e definitiva consacrazione. Sarà ancora Pep contro Carlo, due dei migliori di sempre. Due della storia. Mettetevi comodi: il primo atto è soltanto iniziato.
