Siamo già alla vigilia. Sole 24 ore e poi Milan-Inter, primo atto dell’andata delle semifinali di Champions League. Milano s’è fermata, fibrillazione ovunque. Calma apparente, per strada sguardi particolari, quelli di chi sa che domani la città non sarà la stessa: calcisticamente divisa a metà, ma altresì, sempre calcisticamente, una metropoli che torna finalmente a guardar, con vanto e orgoglio, il resto d’Europa tutti dall’alto.
Come 20 anni fa esatti, quando grazie ai gol in trasferta, regola che oggi non esiste più, il Milan pareggiò 0-0 nelle sue mura, prima di pareggiare 1-1 in casa nerazzurra e chiudere dunque in finale, verso Manchester, per quelli notti che avviarono il Milan dei meravigliosi e carriera europea di Carlo Ancelotti, 20 anni dopo tra i più vincenti di sempre e ancora sugli scudi a Madrid.
Italia e Milano sono tornate alla ribalta internazionale. Milan e Inter vogliono sognare, fino in fondo. C’è Instanbul all’orizzonte. Arbitra Manzano, spagnolo alle prime armi nerazzurro, alla seconda volta invece rossonera: ha già diretto la sfida con la Dinamo Zagabria nella fase a gironi. Nei rossoneri dubbio Leao, dopo la piccola elongazione riportata durante la vittoria con la Lazio: Pioli non vuole rischiare, probabile solo panchina in partenza. Dall’altra parte ben pochi dubbi: solo Brozo dovrebbe partire dalla panchina, così come Lukaku, davanti premiata ditta europea Lautaro-Dzeko.
