Tempo di vigilia anche in casa nerazzurra. L’Euroderby, come è stato definito, ha tenuto tutti svegli. Stasera fischio d’inizio a San Siro: primo atto in casa rossonera, si parte alle 21. Ed alla Pinetina sono freschi ancora i ricordi degli ultimi derby europei, chiusi sempre proprio a tinte milaniste, tra quel 2003 che brucia ancora e quel 2005 chiuso tra fumogeni e polemiche.
20 anni dopo probabilmente è tutto un altro calcio. Tutta un’altra storia. Certi campioni magari non sussistono più, ma le milanesi sono tornate protagoniste nell’Europa che conta. Una poltrona per Istanbul in palio: dopo aver resistito in un girone con Barcellona e Bayern, dopo aver buttato fuori entrambe le portoghesi prima Porto poi Benfica, l’Inter non può aver paura proprio adesso, nonostante il Milan resti un’istituzione europea.
“Non sarà un derby, ma rappresenterà il derby – commenta Inzaghi a Sky – la posta in palio è altissima. Non sarà un fallimento per chi dovesse perdere ma sappiamo l’importanza che assume questa partita. Ma andiamo in campo pensando una gara la volta, prima c’è stasera. Una semifinale si gioca anche sugli imprevisti. Bisogna stare attenti. Ogni gara dura 180 minuti. Per quanto riguarda le scelte resto tranquillo e sereno: gli ultimi allenamenti possono cambiare una scelta o un’altra. Leao? Prenderemo sicuramente accorgimenti, ma la sua presenza o meno non stravolgerà certo il nostro piano partita“.
E la formazione sembra sia stata scelta. Davanti ad Onana agirà il terzetto delle ultime settimane, quello che da maggiori rassicurazioni: Darmian e Bastoni braccetti, Acerbi centrale. La novità più rilevante può esser quella a centrocampo: Mkhitaryan ha conquistato tutto e tutti, intoccabile. Gioca lui mezzala sinistra tecnica, assieme a Barella e Brozo che torna in cabina di regia: fuori Calha, l’ex dal dente avvelenato. Quantomeno queste le scelte iniziali. Fasce presidiate da Dumfries e Dimarco, davanti torna la premiata ditta europea: Lautaro e Dzeko.
