Vigilia rossonera. Atmosfera tranquilla a Milanello, ma si sa, la tensione si capta da ogni poro. Fanno tutto in modo per nasconderla, nonostante siano padroni del loro destino. D’altronde non potrebbe essere altrimenti quando ti chiami AC Milan e dall’alto della tua tradizione nutri ben 7 Coppe dei è Campioni che ti relegano lassù, meravigliosamente, nell’elitè più storica del calcio europeo. Anche perchè proprio i precedenti mentono e sussurrano Milan, come nel 2003 e nel 2005.

E sono occhi particolarmente convinti quelli di Stefano Pioli, che a Milanello domina con serietà, come tradizione, gli occhi di cronisti, giornalisti e addetti ai lavori. La posta in palio è altissima, lo sa bene, nonostante sia solo il primo atto di una semifinale che, voglia di rivincita alla mano, ha sempre sognato da anni ed anni. Soprattutto per, dopo quel miracoloso e sontuoso Scudetto appena abdicato della passata stagione, qualcuno che vuol continuare a trainare il suo ciclo, la sua era rossonera. Che vinca il migliore. Intanto ecco le parole più rappresentative del tecnico del Milan.

E chiaramente tutte le attenzioni rossonere sono rivolte alle condizioni fisiche di Rafael Leao, uscito soltanto dopo 10 minuti con la Lazio: elongazione. Pioli in sala stampa ha manifestato di non aver ancora sciolto i dubbi. Farà l’ultimo test stamattina: se sarà positivo giocherà, altrimenti senza rischiare soltanto gara in corso. Al suo posto può giocare Saelemaekers, con altre caratteristiche: più equilibrio nel complesso.