CAPRANICA – Uno scempio. Tre grandi alberi di pioppo di almeno 60 anni d’età abbattuti alla spicciolata, tra lunedì 8 e venerdì 12 maggio, in un’area verde pubblica di pregio, nei pressi della Chiesa di San Rocco, dove sorge l’antica Fonte delle Rocce, conosciuta sin dall’epoca degli Etruschi.
Delle tre meravigliose e rigogliose piante che davano malinconicamente ombra al noto fontanile da cui sgorga una delle acque oligominerali più leggere d’Europa non restano altro che i tronchi segati a livello del terreno e miserabili tracce di segatura. Un lavoraccio fatto in fretta e furia, senza troppe premure. Siamo a Capranica, sulla via Cassia, proprio accanto al cantiere per il recupero dello stabilimento dismesso della ex Mineralneri, la fabbrica dove veniva prodotto fino a pochi anni fa il celebre Chinotto.I tre alberi sono stati abbattuti e trascinati via passando proprio dall’area del cantiere di quello che dovrà diventare a breve un enorme centro commerciale in mano alla GDO, ai margini della suggestiva via Francigena.
Un mostro che – come hanno previsto in molti senza essere degli oracoli – darà la mazzata finale ai già sofferenti negozi e botteghe artigiane del paese. Non serve un chiaroveggente per prevedere l’impatto che il centro commerciale avrà non solo su questa area particolarmente delicata e suggestiva, sotto le pendici del Monte Marconi, ma soprattutto sulla circolazione lungo la via Cassia. Gli uffici comunali di Capranica, così come il Comando della Polizia Locale, da noi contattati non hanno saputo fornire alcuna informazione sui motivi che hanno spinto l’amministrazione ad autorizzare l’abbattimento degli alberi. Sul sito istituzionale del Comune di Capranica non c’è traccia dell’ordinanza sindacale di abbattimento dei pioppi.
Abbiamo anche inviato una email, chiedendo di avere il provvedimento amministrativo del Sindaco o dell’ufficio competente, ma anche in questo non abbiamo avuto risposta. Nessuno sembrava al corrente dell’abbattimento degli alberi. Eppure le tre piante ad alto fusto giganteggiavano in un’area pubblica demaniale, molto frequentata, ben visibili dalla via Cassia. La Fonte delle Rocce (conosciuta anche come sorgente di San Rocco) ha una storia antichissima: tracce di questa acqua si trovano in Plinio e in altre fonti risalenti al tempo della Repubblica dell’Antica Roma.
Molto nota ai tempi di Petrarca, nei secoli successivi la fonte dove sorgevano i pioppi abbattuti è stata frequentata da papi e personaggi illustri. Nella letteratura scientifica, dell’acqua della Fonte delle Rocce si comincia a parlare nel XVIII secolo, soprattutto grazie al medico francese Charles Thierry il quale – nel 1776 – raccolse preziose notizie sulle qualità curative dell’acqua minerale di Capranica, definendola «mirabile» e qualificandola fra le più leggere d’Europa. Ottima per la salute, l’acqua della Fonte di San Rocco è nota agli abitanti del luogosin dall’antichità per le sue straordinarie qualità diuretiche, il suo basso contenuto di sodio, particolarmente indicata per chi soffre di pressione alta.
Adesso l’antica Fonte delle Rocce, senza quegli alberi, è ancora più esposta e minacciata dal cantiere della ex Mineralneri e dalla futura apertura del mega centro commerciale.
