Il 2-0 alla Cremonese una dolce nottata per consolidare un piazzamento Champions (in attesa di altri verdetti dalla maledizione tribunali) e regalarsi attimi di spensieratezza prima di rituffarsi nel vero obiettivo stagionale bianconero, quello di tornare a vincere in Europa, tra Siviglia e Siviglia. All’andata Gatti ha riacciuffato gli andalusi, adesso serve completare l’opera: uscire indenni e vittoriosi dal Ramon Sanchez Pizjuan, la tana di un’istituzione del giovedì, quale il club andaluso, 5 volte campione della competizione negli ultimi 18 anni. Qualcuno che per storia riecheggiante attaccherà come rullo compressore la Vecchia Signora dall’inizio alla fine: sanno come si fa, vietato dormir sonni tranquilli. Sarà maretta fino alla fine, la Juve deve resistere e colpire, con armi, esperienza e campioni.
Allegri conferma il denso 352, sulle fasce Cuadrado e Kostic, Chiesa probabilmente a gara in corso. Dubbio tra i giovani Fagioli e Miretti, davanti Di Maria a supporto di Vlahovic in questo momento più di Milik, ma occhio alla suggestione Kean per ripartire e aggredire in campo aperto. Sarebbe sicuramente sorprendente.
“Troviamo squadra forte, squadra esperta, abituata a giocare queste competizioni – spiega Allegri ai microfoni di Sky – vanta chiaramente punti deboli e quelli di forza – spiega come sempre lucido e semplificante – devo ancora decidere la formazione finale, ho qualche dubbio da sciogliere nelle ultime ore, ma la partita è lunga, chiunque parta dalla panchina può far la differenza a gara in corso. Siamo arrivati a 20 giorni dalla fine della stagione: i ragazzi meritano la finale, importante prendersela, non sarà semplice ma sarebbe una bella soddisfazione. Domani Di Maria gioca, chiaramente: in questi contesti da lui m’aspetto molto. Una partita che vale una stagione? Quando siamo alla Juve tutte le gare valgono una stagione. Abbiamo passato momenti delicati quest’anno, alla fine di una stagione così intensa, divertente a tratti pure folkloristica c’è questa serata bellissima da vivere, dobbiamo vincere, il resto sono chiacchiere”.


