E saranno tre le italiane in finale delle coppe europee, edizione 22/23. Un anno dopo la Roma di Mou, la Conference rischia ancora di tingersi meravigliosamente di tricolore. L’impresa eroica la compie la Fiorentina, che ribalta e batte, con ambizione e passione, al termine di un cammino estenuante e straordinario, il Basilea, istituzione dell’Europa del giovedì. La gioia di Firenze, tutta in piazza. Merito di un Vincenzo Italiano che fino a 5 anni fa navigava in D. La notte di chi ama la Viola. Quinta finale europea nella storia fiorentina, l’unica che giocherà le 4 finali della storia delle competizioni europee. La Fiorentina vola a Praga: da Edimburgo fino a a Basilea, cammino straordinario, eroico. Orgoglio del calcio italiano. Quanto cuore sulle Alpi. Il trionfo di Commisso, Barone e Pradè. Sarà finale e sarà finale col West Ham, partita dal fascino unico: giusto così, le due favorite. Hammers che nel giovedì europeo, nel doppio confronto, hanno avuto la meglio sull’AZ, che soli due mesi fa eliminava la Lazio.
Era difficile scardinare una difesa così conservativa, chiusa a ricco, così bassa. La Fiorentina lo sapeva. Così nel finale del primo tempo alza i giri del motore, inizia ad imprimere fisicit ed alla fine gli sforzi sono premiati. Stacca Nico Gonzales, Viola avanti. Ad inizio ripresa la beffa, gli abbracci rossoblu, il pari, ma tutto resta aperto. Così nel finale ancora a far veder la propria pasta: la Viola insiste e alla fine, dopo un batti e ribatti, trova il guizzo giusto, sempre Nico Gonzales. Allora cuori forti e supplementari, splendidamente giocati da una Viola che nella maniera più evidente ne ha di più: tantissimi i tentativi fiorentini, sembra porta stregata, alla fine torre e secondo pallo, diagonale di Barak, mucchio sotto al settore ospiti, delirio Fiorentina.

