Il trofeo è arrivato ieri, direttamente sul Frecciarossa verso Roma. Questa la volontà dello sponsor ufficiale, ormai da anni, della Coppa Italia. Chiusa la vigilia, tra tanti campioni alla stazione Termini, tra Toni, Cannavaro e Totti, stasera tutti all’Olimpico: alle 21 sarà finalmente tempo di finale, quella tra Fiorentina e Inter. Sarà, meravigliosamente, la prima delle due finali che ciascuna delle contendenti giocherà da qui a fine stagione. La Fiorentina, come noto, volerà il 7 giugno a Praga per la finale di Conference; l’Inter, super galvanizzata, partirà per la spedizione Instanbul, per la finale di Champions col Manchester City.
Quella di stasera sarà una finale diametralmente differente dalle passate stagioni. C’è una sorpresa, la Fiorentina. Gran cavalcata, poi liquidata la rivelazione Cremonese in semifinale, per lo storico accesso alla finale che mancava ormai da un decennio, quando l’ultima volta vinse il Napoli di Benitez, battendo 3-1 proprio la Viola di Vincenzo Montella. Italiano se la giocherà senza paura, a viso aperto, proprio come vuole il suo carattere. Sarà esodo viola all’Olimpico. Una città sogna un mese storico, per sorprendere l’Inter e festeggiare intanto un trofeo che manca dal 2001.
Dall’altra parte l’Inter, tornata a scoppiare di salute. Entusiasmo ma soprattutto consapevolezza, chiaramente favorita. Tutto tornato al centro del villaggio. Inzaghi resterà, confermato da Marotta. Stasera spazio ad Handa, ma poi miglior 11 del sontuoso finale di stagione. La missione interista è semplice: intanto un altro trofeo, solo allora pensieri ad Instanbul.
