Fa male, fa male eccome in casa Viola. Grande Fiorentina, stoica, dominante, cuore oltre l’ostacolo nella ripresa. Sia a livello di personalità che chiaramente a livello tecnico, con l’espressione di due anni sviluppati da Vincenzo Italiano. Ha vinto l’Inter, ha vinto Lautaro, ma il popolo viola può esser fiero di questo gruppo. E soprattutto può sognare ancora: due partite di campionato, poi immediatamente Praga all’orizzonte, finalissima di Conference League. Con questo spirito si può metter eccome paura al West Ham, per tornare a scriver pagine d’assoluta gloria europea.
Vincenzo Italiano, condottiero fiero dei suoi ragazzi: tanto rammarico, ma gran consapevolezza. E soprattutto tanto orgoglio. “Non immaginavate quanto ci tenevamo a regalare una gioia ai nostri tifosi – spiega il tecnico viola – Ci rammarica tantissimo. Grandissima amarezza, sì, ma effettivamente gran consapevolezza. Tutto splendido: curva fantastica, pubblico strepitoso. Tranne il risultato. A questi livelli questo può succedere. Una finale decisa da un campione, al termine di una partita giocata alla pari contro una grandissima squadra, nel secondo avremmo meritato ampiamente il pareggio. Ma si sa, queste sono finali secche, decidono gli episodi, il campione fa la differenza. Usciamo ancora una volta a testa alta ma resta un gran peccato, perchè i ragazzi per come hanno interpretato la gara e affrontato l’Inter meritavano senz’altro qualcosa di più. Dispiace ma dobbiamo uscirne ancor più consapevoli: adesso doppia gara di campionato, poi chiaramente Praga. Non ci si può abbattere dopo una partita del genere: un grande orgoglio riuscire a mettere in difficoltà squadroni come l’Inter”.
Eco del direttore, Daniele Pradè: “Tanta delusione. Abbiamo fatto una grande gara, iniziata benissimo e ben gestita fino al trentesimo, sembravano in amministrazione, poi gli episodi fanno la differenza. Solo tanto orgoglio per questa squadra, per quest’allenatore, per questi tifosi. Squadra che ha combattuto e tenuto testa, giocando alla pari contro una squadra forte come l’Inter. Abbiamo mostrato caratteristiche, personalità ed identità. Ma questo ci da consapevolezza, quella di essere una squadra forte, una squadra che se manifesta questo spirito può far tutto quello che vuole: dobbiamo andare a vincere a Praga. Adesso delusione che durerà qualche giorno, ma bisogna ripartire, ci aspetta un’altra impresa da realizzare”.

