Quinto successo, quinto trofeo per Steven Zhang, adesso a tutti gli effetti il terzo presidente più vincente nella storia dell’Inter. La ricostruzione spallettiana, la vittoria dello scudetto con Conte, poi i grandi trofei, le grandi coppe, i frutti di Simone Inzaghi. Un’altra Coppa Italia, la nona nella storia del club, sognando Instanbul.

“Solitamente approcciamo le gare in maniera diversa, stavolta siamo partiti male, ma sono stati bravi i ragazzi a restar sul pezzo, a ribaltarla come fanno le grandi squadre – spiega Inzaghi, che si conferma re di coppa, con un altro trofeo portato a casa tra Lazio ed Inter – Normale che dopo due mesi del genere sussista un pochino di stanchezza, mentale e fisica. Ma abbiamo vinto una coppa stasera che meritavamo e volevamo, perchè abbiamo fatto tanto per arrivare ancora fin qui, a Roma. Gli apprezzamenti di Guardiola? Fanno piacere, sappiamo che squadra troveremo, la più forte d’Europa, ma giocheremo fino all’ultimo, lanciando le nostre armi. Adesso dobbiamo sistemare qualcosina in campionato, poi sarà finalmente tempo alla finale di Champions”. 

A vincere e stappare giustamente ancora bottiglie di spumante resta il giovane presidente nerazzurro, Steven Zhang, adesso dopo la famiglia Morati terzo numero uno interista più vincente della storia del club. “Molto soddisfatto. Mentalità vincente, quella per cui lavoravamo già 7 anni fa. Adesso Instanbul: non sarà semplice, ma adesso siamo tornati a quello che volevamo, tornare un club al top, sempre competitivo, su ogni fronte”.