VITERBO – Ancora una volta la Lega dimostra di essere un partito della concretezza, che ha il coraggio di assumersi la responsabilità di fare scelte strategiche importanti, spesso anche difficili, ma fondamentali per lo sviluppo del Paese e del benessere dei cittadini.
Dopo 50 anni di immobilismo, l’arrivo del nostro segretario nazionale, Matteo Salvini, al ministero delle Infrastrutture segna un traguardo storico: via libera al Ponte sullo stretto di Messina. Approvato il decreto, ora si procederà in maniera spedita ed efficace, come è nello stile della Lega, verso l’avvio dei lavori. Presto l’Italia avrà un’opera strategica che unisce attenzione all’ambiente e crescita infrastrutturale, a dispetto di chi aveva, al contrario, proclamato l’inconciliabilità di questi due aspetti, fornendo un alibi al blocco dei cantieri e in particolare di questa opera di fondamentale importanza per tutto il Paese. Non è il solo il ponte di Messina ma è il ponte degli italiani, e soprattutto potrà candidare il Meridione ad hub dell’Europa nel Mediterraneo, restituendo a questa parte d’Italia, straordinarie opportunità di sviluppo che andranno a risarcirla delle occasioni mancate nel corso della sua storia. L’accelerazione allo sviluppo infrastrutturale del Paese con il vice premier Matteo Salvini è evidente, lo abbiamo detto fin da subito anche agli elettori della Tuscia, invitandoli a vedere in lui la carta vincente che può ribaltare le sorti della Tuscia, cancellando quella condanna all’isolamento che resta il grande, vero, handicap di un territorio oramai pronto a fare un salto di qualità in un grandioso futuro di sviluppo economico, turistico e culturale.
Anche nella Tuscia Matteo Salvini ha già dato prova della sua praticità e del suo saper fare sbloccando, anche qui, una questione altrettanto annosa relativa al completamento della Orte Civitavecchia. Con il segretario nazionale della Lega è stato finalmente superato lo scoglio dell’attraversamento del centro abitato di Monte Romano e, dunque, anche la Tuscia sta beneficiando di questo diverso cambio di passo che sta riallineando il sistema infrastrutturale dell’Italia ai maggiori paesi industrializzati.
Così in una nota Andrea Micci coordinatore provinciale Viterbo e Fabio Bartolacci vice coordinatore
