Il PSG dice addio a Galtier. Un anno dopo aver affidato la gestione tecnica, quasi forse a regime dittatoriale al direttore Campos, il PSG cambia ancor tecnico, dopo aver silurato senza cognizione di causa sia un grande dirigente come Leonardo che un grande allenatore come Mauricio Pochettino, non a caso ormai anche ufficialmente promesso sposo del Chelsea. Il PSG ha vinto il campionato ma, tra mille dissapori, con un Messi pronto all’addio, non ha minimamente raggiunto le elevate vette a cui i proprietari, la famiglia Al Khelaifi ambiva. Altro fallimento Champions, distrutti dal Bayern di Nagelsmann agli ottavi, prima che la dirigenza bavarese cambiasse sorprendentemente e repentinamente rotta e scegliesse di silurarli senza cognizione di causa. E allora Gualtier. Tecnico pupillo del DS, ma che dopo prosperosi anni francesi nel suo campionato, si guardi il miracoloso traguardo raggiunto con la vittoria della Ligue 1 col Lille, non ha saputo ripagare fiducia e premesse su una piazza in cui di pressioni ne orbitano a bizzeffe, come il PSG. E allora esonero. Ormai certo. Semplicemente da ratificare nelle prossime ore per rendere decisione e comunicazione ufficiale. Perchè non si parla più di mezze misure, cosa che senz’altro non dovrebbe stupire quando si parla di PSG. Non è ancora chiaro chi sarà il prossimo tecnico parigino: si parla di Nagelsmann, europeo ambizioso e contemporaneo, così come Conte, regime severo come Campos chiaramente gradirebbe. Nelle prossime settimane la definitiva verità.
