ROMA – La decisione era nell’aria. Adesso è arrivato il primo atto formale. La Regione Lazio compie il primo passo per azzerare ed eventualmente abolire gli Egato, enti di gestione dell’ambito territoriale ottimale dei rifiuti, istituiti con legge dalla precedente amministrazione regionale. La giunta, guidata da Francesco Rocca, ha approvato la delibera per annullare la costituzione dell’assemblea dell’Egato della provincia di Frosinone che ha eletto presidente Mauro Buschini, ex consigliere regionale del Pd. Quella di Frosinone è l’unica assemblea Egato costituita, delle 5 totali istituite dall’amministrazione dimissionaria: una per ogni provincia, con l’Ato della cittá metropolitana di Roma Capitale che prevede due sub ambiti (Roma capitale e l’ex Provincia).Tutte con il compito di gestire la raccolta dei rifiuti, assorbendo le funzioni dei Comuni. L’atto, approvato su proposta dell’assessore ai Rifiuti Fabrizio Ghera, dispone l’annullamento dei criteri per la determinazione della quota di rappresentanza dei comuni all’interno dell’ente di governo d’ambito territoriale ottimale per la gestione integrata dei rifiuti urbani e per il riparto dei conferimenti patrimoniali in favore dello stesso.
L’annullamento avviene in autotutela per la non corretta rispondenza degli atti medesimi alle norme vigenti, con riferimento al criterio utilizzato per la determinazione della quota di rappresentanza dei Comuni all’interno dell’ente di governo d’ambito territoriale ottimale.
Dunque, la giunta Rocca ha revocato in autotutela la delibera con cui, lo scorso mese di novembre, l’amministrazione dimissionaria, guidata solo per gli affari correnti dall’allora vicepresidente Daniele Leodori (poichè Zingaretti era stato eletto in Parlamento) aveva assegnato le quote di partecipazione di ogni comune all’Egato rifiuti. Inoltre, nella delibera si legge che “gli effetti dell’annullamento si estendono agli atti immediatamente connessi e consequenziali”: quindi, il conseguente annullamento degli altri decreti che hanno portato all’istituzione degli Egato di Latina, Viterbo, Cittá Metropolitana di Roma Capitale (con esclusione del territorio di Roma Capitale) e Rieti. Infine, annulla la convocazione dell’unica Assemblea Egato costituita, quella di Frosinone. Per questi decreti recante la legge “verranno adottati gli opportuni e specifici provvedimenti di annullamento”, si legge infine nella delibera. Ora per rendere attuativo il provvedimento, la Regione Lazio dovrá approvare una determina che annulla effettivamente i criteri di attribuzione per il voto ponderato di ciascun Comune del Lazio. Significa azzerare completamente ogni procedura e il voto dei sindaci. A questo punto, si potrebbe aprire anche la strada del commissariamento.

