Nottata da sogno. Quella che racconteremo ai più picc0lini, fra qualche anno. L’Italia Under 20 conquista la finale del suo Mondiale, dopo aver battuto in semifinale la Corea del Sud, annichilendo ogni insidia, ogni trappola, ogni tradizione antistante.
Finisce 2-1 in Brasile. Un sogno che stiamo cavalcando tutti, soffiando dietro le spalle del CT Carmine Nunziata. Dopo aver eliminato Inghilterra prima e Colombia poi, piegata pure la Corea. Ostacolo dopo ostacolo, fino all’ultimo impegno, quello più prestigioso, quello di domenica. E stanotte ha aperto Casadei, ha pareggiato Lee, prima che proprio al tramonto il buon Pafundi su punizione fece esplodere di gioia chi ama il movimento calcistico del Bel Paese. Casadei che resta quindi capocannoniere della competizione, guardando tutti dall’alto a quota 7 reti. Ed è finalmente straordinario asserire come il mondo azzurro possegga dinastia, generazione e futuribilità. Quel che sta succedendo in Brasile non è casuale.
L’Italia se ne va in finale. Adesso l’ultimo atto. Per macchiare meravigliosamente gli ultimi colori di una cavalcata straordinaria. Domenica c’è l’Uruguay, una Celeste che di futuribilità o di modo di far calcio certamente se ne intende, eccome. Avversario che certamente lascia incutere timore, forse apprensione. Per una posta in palio altissima. Ma gli azzurrini, una volta arrivati fin qui, non devono minimamente aver paura di nessuno.
