Un anno dopo, si riparte. Ci risiamo. Ricomincia la telenovela. Ufficialmente ripartire le schermaglie tra Paris Saint Germain e l’asso internazionale più ricercato, Kylian Mbappé. Facciamo chiarezza: lo scorso anno, dopo un tira e molla infinito con un contratto in scadenza allora a giugno 2022 che lo rendeva il parametro zero più forte ed attraente del Vecchio Continente, l’asso decise di restare ancora a Parigi e giurare fedeltà al suo club e ai suoi compagni stellari, Messi e Neymar. La missione era chiaramente e finalmente conquistare quella coppa dalle grandi orecchie, quella Champions, un’ossessione parigina. Quest’anno mestamente rimasta tale col fallimento del regime allestito da Campos e Gualtier. All’epoca Mbappé decise di estendere il suo contratto per un biennale fino al 2024 con opzione fino al 2025: in sostanza, due anni più uno. Un anno dopo le circostanze sono cambiate. O forse, per Mbappé, non è cambiato nulla. Messi andrà via: ecco qui che risale all’asso transalpino la voglia di salpare e sognare Premier o Real, le sirene di sempre. 24 ore fa il ragazzo ha ufficialmente confermato tramite lettera che non intende rinnovare il contratto per la terza stagione e quindi non esercitare l’opzione di estenderlo oltre la prossima estate. Partito chiaramente il tamtam mediatico. La risposta del PSG, scottata, non s’è fatta chiaramente attendere: o rinnova, o se ne dovrà andare quest’anno, in quanto il club non avrà minima di perderlo a zero l’anno successivo. A quel punto Mbappé ha prima insistito di quanto e come già estate scorsa il club già sapesse della sua intenzione di non restare oltre il biennio di rinnovo; poi, nel primo pomeriggio di ieri, ha rilanciato insistendo sulla sua ferma volontà di restare ancora a Parigi quest’anno, come preventivato, senza prender in considerazione alcun tipo di cessione. Scontro totale: lui vuole solo arrivare a scadenza, il PSG a questo punto soltanto cederlo e liberarsene definitivamente. Scontro totale, quest’anno irreparabile: arriverà finalmente la cessione?

