E se Gerrard riparte ufficialmente come Al-Ettifaq, un’altra icona della Kop, la storica curva del tifo caldo del Liverpool, sceglie l’Arabia Saudita. Ecco, dopo settimane di trattative, anche Roberto Firmino. I primi contatti ormai risalenti al mese scorso, contratto in scadenza coi Reds, gol all’ultima ad Anfield col Villa, quale modo migliore per congedarsi dal popolo rosso dopo 8 grandi stagioni sulle rive del Mersey. Iconografico falso nueve, collante tatticamente per l’epoca di Salah e Mané, una Champions e due sfiorate, una Premier e due sfiorate, tra FA Cup e Carabao Cup. Uno dei grandi rossi: per carattere e qualità. Adesso 31 anni e pure lui sposa, al tramonto della sua carriera, le offerte saudite: sarà Al Alhi, proposta faraonica, l’ennesima, per un altro top player storico del calcio europeo. Saranno 20 irrinunciabili milioni a stagione per i prossimi tre anni, un contratto triennale che lo porterà fino ai 34 anni, quando magari sceglierà la mossa romantica, quella di tornare in Brasile, oppure attaccare le scarpette al chiodo. Di grandi calciatori c’è già presente Mendy, ultimo portiere del Chelsea campione d’Europa ad Oporto nel 2021. Nella serata del lunedì è arrivata pure la firma: visite mediche di rito, poi annuncio ufficiale in grande stile. El Senor, come lo chiamavano dalle parti di Anfield, col coro a lui storicamente dedicato. Sorriso smagliante e firma no look, guardando la telecamera, lasciando il suo autografo sul contratto che economicamente arricchirà la sua carriera per le prossime stagioni. La spettacolarizzazione del tutto. Siamo nemmeno a metà luglio ma il calcio saudita non ha intenzione di fermarsi. Un calcio che sembra veramente far sul serio, d’altronde quando gli apripista si chiamano Cristiano e Karim non potrebbe esser diversamente. Ed il punto più importante è che, anche se rinunciatari ai mondiali del 2030, gli sceicchi sauditi preparano la grande bid, quella per il Mondiale del 2034.

