CIVITAVECCHIA – Momenti di paura nei giorni scorsi al tribunale di Civitavecchia. Un uomo è entrato nel palazzo di giustizia con un mattone in mano e fermato all’ingresso dai Carabinieri, che gli chiedevano di posare il laterizio, ha opposto resistenza e ne è nata una colluttazione. In realtà, i militari erano già allertati, perché nelle ultime settimane erano comparsi diversi video sui canali social dell’uomo nei quali si faceva espresso riferimento a uno dei giudici del Tribunale di Civitavecchia (di sezione civile), minacciandolo pubblicamente. Il 50enne, che nei video postati non augura nulla di buono al magistrato che sta curando un procedimento che lo riguarda, è stato alla fine fermato. Considerata la situazione piuttosto tesa e per evitare di dover interrompere le attività all’interno del Palazzo di Giustizia, i Carabinieri hanno quindi deciso di condurre l’uomo in caserma per i controlli e gli accertamenti di rito, per poi arrestarlo con l’accusa di violenza e minaccia al magistrato. Messo ai domiciliari, l’uomo, non pago, è evaso ed è andato al bar per un caffè. Anche nel locale, però, è nata una discussione perché sembra che il 50enne non volesse pagare. La barista ha chiamato le forze dell’ordine e a stretto giro è arrivata una volante della Polizia. Per parte sua, l’uomo ha chiamato i Carabinieri accusando gli esercenti di non volerlo servire. La situazione si è risolta con i poliziotti che hanno convinto il 50enne a saldare il conto e subito dopo lo hanno tradotto nel carcere di Borgata Aurelia.

