LADISPOLI – E’ accaduto al quartiere Domitilla, nella tranquilla e caldissima mattinata di ieri. Una donna scende in strada gridando e chiedendo aiuto. «Aiuto aiuto, mio figlio sta morendo! Chiamate l’ambulanza». Sono le urla disperate di una giovane mamma. La donna si trovava in casa con il suo bimbo di 3 anni, con la febbre alta. Ma ad un certo punto qualcosa non va per il verso giusto. Il bimbo è diventato rigido e ha gli occhi sbarrati. Non si muoveva più. Probabili convulsioni dovute ad una temperatura corporea eccessiva. A rispondere al panico della madre una volontaria della Protezione civile Avalon. La donna si è subito precipitata a prestare aiuto. Mantenendo lucidità ha iniziato a bagnare il piccolo con dell’acqua fredda in attesa dei soccorsi. «Non dimenticherò mai le mani di quella mamma sul mio viso mentre le chiedo di salvarlo», è il commento commosso di Patrizia. Sul posto nel frattempo arriva un’ambulanza del 118. Intanto il piccolo ha iniziato a muovere nuovamente le mani e le braccia in segno di ripresa. «Oggi vogliamo ringraziare di cuore la nostra volontaria Patrizia che senza esitazione è intervenuta in aiuto di un bambino piccolo in preda alle convulsioni su richiesta della mamma scesa in strada disperata», scrivono dalla Protezione civile Avalon. «Ha chiamato subito il Nue 112 e ha prestato soccorso in attesa dell’ambulanza. I sanitari si sono congratulati per la prontezza e il bambino si stava già riprendendo. Siamo orgogliosi di te – proseguono ancora dall’Avalon – l’essenza del volontariato è questa! Brava brava brava».


