Giornate elettrizzanti a Miami. In casa Inter, Inter Miami. Il progetto scelto da Beckham un decennio fa, quando appese gli scarpini al chiodo, smise di giocare a calcio per intraprendere un percorso dirigenziale e portare in quello che sarebbe diventato il suo nuovo universo tra gli attori più straordinari di un film chiamato calcio mondiale. Sono ore straordinarie perchè a Miami sono tutti tuttora nel post sbornia dopo la presentazione del calciatore più inocografico degli ultimi 20 anni, Lionel Messi. Presentato davanti ai suoi sostenitori in grande stile, tra fuochi d’artificio e spettacolarizzazione americana. Messi ha deciso di raggiungere Busquets, due compagni di squadra storici del Barca più rivoluzionario di sempre, quello di Guardiola. Leo ha scelto l’America per finire in grande stile, ormai sazio dopo quel trionfo Mondiale che ha coronato una carriera senza precedenti, tra i più grandi di sempre. Qualche soldo in più arabo non cambiava nulla: meglio apprendere l’inglese, ha scelto la cultura degli States, ha scelto di riavvicinarsi al sudamerica stesso. E allora non sarà solo, nemmeno sarà accompagnato soltanto da Busquets. Ecco pur un altro dei suoi compagni e discepoli ex Blaugrana, Jordi Alba, laterale generazionale, brevilineo e tecnico, tra i primi capostipidi di un nuovo modo di interpretare nuovo calcio e nuovi fluidificanti. Tra l’altro, asse e diagonali sempre caldissimi, quelli tra Leo e Jordi. Non è stato complicato convincerlo e persuaderlo: nei prossimi giorni firmerà il contratto che lo legherà all’Inter Miami per altri due anni di carriera. In rosa. E c’è un’altra suggestione che avrebbe del clamoroso: riconsegnare a Leo pure la sua punta perfetto, quel Luis Suarez adesso in Brasile col Gremio. Sarebbe come ritirar su una vecchia batteria. Tutta states, dal sapore tremendamente romantico. Per una MLS destinata a diventar sempre più ricca e movimento.

