Archiviate le emozioni di Wimbledon, con una finale assolutamente generazionale se non addirittura epocale come quella che visto la stella nascente Alcaraz trionfare su un’istituzione come Djokovic, riparte il tennis italiano. Un tennis che a dir la verità, anche a Wimbledon, quello del nostro paese, non ha certamente deluso le aspettative, tra ruggiti e rinascita a quei livelli di Berrettini ma soprattutto definitiva consacrazione, finalmente, di Jannik Sinner, che ha chiuso la kermesse più prestigiosa dell’estate tennistica in semifinale. Alcuni dei nostri giovani azzurri sono già tornati in campo. Parliamo chiaramente di Lorenzo Musetti, carrarino tra gli assoluti protagonisti dell’ATP di questi giorni, quello di Bastad, lo Swedish Open. Ed in Svezia Lorenzo vince ancora un cronico derby azzurro, quantomeno quello degli ultimi mesi: battuto ancora Matteo Arnaldi, nessuna rivincita. 2 set a 1 e Musetti al torno successivo: adesso grande ambizione, ai quarti affronterà l’austriaco Misolic. Un torneo che fa benissimo a giovani come Musetti, perchè permette loro di trovare continuità e migliorare la classifica e loro ranking ATP. Stavolta Arnaldi dimostra d’aver digerito la netta lezione di Roma: dopo aver perso il primo set, torna clamorosamente in gara vincendo il secondo e rimettendo tutto in parità, tra astuzia ed esperienza. Nel finale però il carrarino ne ha di più, nonostante derby appassionante ed equilibrato, con risposte colpo su colpo. Alla fine la spunta Musetti 7-6, ma onore ad Arnaldi. Adesso si spalancano con ambizione le porte del tabellone per Lorenzo, chiamato a manifestare segnali di crescita rilevanti, importanti, una volta per tutte.

