di Simona Tenentini
VITERBO – Anche i giudici sono umani e arrancano di fronte al troppo caldo.
Non bastavano i continui rinvii, gli impedimenti, gli ostacoli della burocrazia: ora a rallentare il cammino della giustizia ci si mettono anche le temperature record registrate in questi giorni.
Ecco quindi che, raccogliendo l’appello del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati che segnalava “la insostenibilità delle condizioni climatiche all’interno delle aule di udienza penale e chiedeva l’adozione di misure che possano garantire la salute degli operatori e degli utenti” il presidente vicario Eugenio Maria Turco ha preso provvedimenti urgenti.
I magistrati che tengono le udienze penali sono quindi autorizzati, se c’è richiesta delle parti, a rinviare i processi, fatta eccezione per quelli con imputati sottoposti a misura cautelare.
“Sono pervenute numerose segnalazioni relative alla difficoltà di tenere udienza nei locali del palazzo di giustizia a causa delle elevate temperature che si registrano al loro interno”, si legge nel decreto del presidente, firmato lo scorso 12 luglio, che spiega di aver “preso atto di quanto espresso al riguardo proprio dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati.


