Giorni di dubbi, interrogativi, trattative che non decollano. Tutt’altro, in sede Inter. Marotta e Ausilio studiano le mosse giuste. Lasciato partir pure Handanovic, servono necessariamente due portieri. Il cash c’è: adesso si può far mercato, salutato Onana direzione Manchester per 55 milioni. Serve un attaccante, dato quanto l’Inter abbia ormai chiuso ogni porta a Lukaku. Ma in questo momento le priorità massime sono altre. Siamo già a fine luglio e l’Inter non vanta alcun portiere titolare, nemmeno la sua riserva. La struttura verso cui vuole andare la dirigenza nerazzurra, almeno l’impostazione concettuale, sia un portiere più esperto, magari più sicuro, più europeo, più vecchio stampo, affiancato dal nuovo che possa avanzare, bravo coi piedi, come desiderano i contemporanei connotati del calcio moderno. Il nome più giovane è quello dell’ucraino Trubin, ma anche lì grande stallo, almeno al momento. La priorità resta Sommer, portiere del Bayern. Ma c’è ancora distanza tra domanda e offerta e le stesse condizioni fisiche, tutt’altro che idilliache, di una leggenda come Neuer tranquillizzano ben poco Thomas Tuchel. Sussiste però una carta da giocarsi: la clausola rescissoria di 6 milioni di euro presente nel contratto dell’esperto portiere svizzero. Il primo appunto è che naturalmente devi prima convincere al 100% l’estremo difensore ellenico. L’Inter continua a voler evitare, ma ben presto potrebbe ritrovarsi a non aver altra scelta. Non che sia una cifra insormontabile, tutt’altro: ma la clausola per definizione prevede sempre il pagamento dei soldi in un’unica versione, unica tranche, aspetto che i nerazzurri vorrebbero evitare. Sullo sfondo, scandagliando, restano due grandi portieri disponibili: De Gea e Lloris, uscite Premier. Chissà che nelle prossime ore non possano diventare vere e proprie piste. Una cosa è certa: vietato dormire ulteriormente. Marotta e Ausilio lo sanno perfettamente.