logo
    Cronaca
    25 Luglio 2023
    Santa Marinella, cresce il malcontento dei balneari per l’ordinanza anti-alga del sindaco: “Tidei troppo prudente”

    I titolari degli stabilimenti sperano nel libeccio in arrivo domani: “Giovedì l’ordinanza può essere revocata”

     

    di Marco Gubetti

     

    SANTA MARINELLA (RM) – Monta la polemica a Santa Marinella. L’ordinanza emessa giovedì scorso dal sindaco – che vieta la balneazione e (addirittura) la frequentazione del litorale della Perla nel tratto intorno a Capo Linaro (grossomodo dal Marangone fino allo stabilimento “La Gatta”) – non sta andando giù ai gestori dei bagni. “Quello del sindaco – si lamenta la titolare di uno degli stabilimenti coinvolti – è stato sicuramente un eccesso di prudenza e noi stiamo perdendo lavoro nel momento clou della stagione”. E sì, perché sembra proprio che Tidei abbia voluto sgravarsi da ogni responsabilità emettendo un’ordinanza iperprudente, ma che di fatto i controlli non vengano eseguiti. “Io – continua la titolare – il bagno l’ho fatto e così alcuni clienti coraggiosi che, dopo aver letto il testo dell’ordinanza che ho disciplinatamente affisso all’entrata dello stabilimento, hanno deciso di tuffarsi anche loro. Nessun vigile è intervenuto, neanche da lontano”. E a giudicare dal numero di persone che si vedono in acqua nella zona di Capo Linaro in questi giorni, sembra che sia andata così anche in altri stabilimenti. Resta però il fatto che molti bagnanti – sapendo dell’alga e del divieto di balneazione – ci pensino sopra più di una volta prima di partire alla volta di Santa Marinella. “Non ci sono dubbi – dice sicura l’imprenditrice  -: in questo week-end ho avuto molta meno gente di quella che avrei potuto  avere in un sabato e una domenica di altissima stagione e questo a causa di questa ordinanza che dice e non dice e di questa amministrazione che prima ordina ma poi chiude entrambi gli occhi”. Adesso si spera nel cambio di vento che dovrebbe avvenire nella giornata di domani: “Se, come dicono tutte le previsioni, lo scirocco lascerà il posto al libeccio, nel giro di ventiquattr’ore il vento pulirà tutto il mare davanti alle nostre coste e da giovedì il sindaco potrebbe revocare l’ordinanza senza più nessun timore”, spiega speranzosa la titolare dei bagni. Ma a prescindere dalle decisioni delle prossime ore dell’Amministrazione comunale, tra gli esercenti balneari comincia a muoversi qualcosa a livello di associazioni di categoria. “Dobbiamo cominciare a studiare quali passi compiere per ottenere qualche risarcimento – chiosa la titolare dello stabilimento santamarinellese -, perché il mancato introito di questa settimana è ormai sicuro e, inoltre, lo stigma dell’alga tossica rischia di restare appiccicato a Capo Linaro anche a ordinanza revocata”.