Era nell’aria da giorni. Da stamani è giunta pure l’ufficialità. La Fiorentina disputerà ancora la Conference League. Sarà lei l’italiana, come da classifica finale 22/23, a prendere il posto della Juventus, da venerdì ufficialmente squalificata un anno dall’Uefa, fuori da ogni competizione europea per 12 mesi e multa da 10 milioni che possono, in caso di ripetizioni di infrazioni finanziarie, diventare anche 20. La Juve calma le acque e come detto non farà ricorso: preferisce evitare l’Europa del giovedì per ricostruire una stagione che possa esser quella del ritorno in Champions, storicamente obiettivo minimo dalle parti della Continassa. Con grande entusiasmo invece si rituffa in acque europee, e lo fa strameritatamente, la Fiorentina di Vincenzo Italiano. Bravissima lo scorso anno, nonostante il gran cammino europeo e quello parallelo in Coppa Italia che di fatto potevano togliere energie e risorse eccome, a chiudere comunque ottava in campionato davanti ad insidie come Torino o assolute rivelazioni come Monza o Bologna. Sapevano perfettamente tutti a Firenze che, in caso di squalifica bianconera, sarebbero scattati in pole position. E nonostante la seconda grande stagione targata italiano sia finita con due grosse delusioni, la doppia finale persa tra Coppa Italia e sogno Conference, la Viola avrà dunque la possibilità di sognare la stessa rivincita, cercando ancora di arrivare fino in fondo, lasciando aperti gli occhi della sua tifoseria, per vivere fino all’ultimo respiro altre grossi notte europee. Come quella di Basilea, quella di Barak: indimenticabile. Si ricomincia e la Fiorentina lo farà ancora dai preliminari, in programma gli ultimi due giovedì d’agosto: rispettivamente 24 e 31. L’avversario uscirà dai turni precedenti: alla Viola l’ultimo preliminare, per centrare la fase a gironi e chissà, ricostruire quella cavalcata sognando un esito differente da Braga. Dimenticando Bowen, dimenticando il West Ham. Sognando Atene.