Gli Internazionali di Roma, i tornei e circuiti ATP, fino a sfociare nell’appuntamento più prestigioso dell’estate del tennis, Wimbledon. Un finale, o meglio una finale, come abbiamo definito.. assolutamente generazionale. Un passaggio di consegne, quasi del testimone. Pur per il terzo dei più grandi del terzo millennio, Djokovic, abdicante dopo l’eterna era Federer e Nadal. Alla fine l’ha spuntata, dopo una gara infinita che ha catturato tutto il pianeta, la nuova poderosa gemma spagnola, proprio Carlos Alcaraz. E all’indomani del weekend, di lunedì, è chiaramente uscita la classifica aggiornata del ranking ATP: il numero uno, post Wimbledon, diventa assolutamente lui. Per Carlos 9225 punti. Insegue, anche qui chiaramente, proprio Djokovic, con 8795 lunghezze. Al terzo posto, sul podio attuale, il russo Medvedev, semifinalista a Wimbledon. Salgono Ruud e Rune: uno al quarto posto, l’altro al sesto. In quinta posizione si piazza il greco Tsitsipas. Il primo italiano è chiaramente Sinner, che nonostante il grandissimo Wimbledon, frenato e arrestato soltanto da Djokovic in semifinale, resta in ottava posizione. Il secondo azzurro è Lorenzo Musetti, promessa carrarina, nettamente cresciuta e sviluppata negli ultimi mesi, che occupa un’ottima diciottesima posizione. Scivola di qualche posizione, malgrado sussulti e classe vecchio stampo romantico mostrata a Wimbledon, Matteo Berrettini, curiosamente minimamente davanti a Sonego: 40° Matteo, 41° Lorenzo. Tra gli italiani c’è poi Arnaldi al 64simo posto, Cecchinato al 108, distantissimo Fognini in 124sima posizione. Vicinissime le nuove leve: Zeppieri 141°, il romano Cobolli 142°.
