Poco meno di un mese di Premier ed è già crisi. Già, crisi Manchester United. Ten Hag ha sbagliato completamente approccio alla nuova stagione. Soprattutto perchè in NBA, quale è diventata la moderna Premier League, la concorrenza persino per le prime 4 posizioni è senza precedenti. Sono tante, troppe, le squadre forti e quelle promettenti che vantano ambizioni importanti. Perchè se il Manchester City è a punteggio pieno e Guardiola punta al sesto titolo in otto anni per quella che sarebbe un’egemonia britannica senza precedenti, perché se Arteta rilancia e Klopp è tornato col suo Liverpool dal centrocampo completamente nuovo e potente, per il quarto posto in corsa ci sono tutte. Sorprendente, pur avendo perso Harry Kane, il nuovo Tottenham di Postecoglou, secondo con 10 punti su 12. C’è sempre il Newcastle che vuole rimanere legato alle sue ambizioni Champions, c’è la rivelazione Brighton con tre successi su 4 al secondo anno De Zerbi, c’è sempre il ricchissimo Chelsea che attraversa una fase di ricostruzione sotto i dettami del nuovo mentore Mauricio Pochettino. Soli 6 punti e già due gravose sconfitte per i Red Devils: dopo il successo di misura all’esordio è arrivato soltanto quello rischioso in rimonta sul Forest, poi doppia lezione a Londra Nord dominati prima dal Tottenham poi domenica scorsa trafitti dall’Arsenal, doppio cocente scontro diretto perso in trasferta. Per questo, se non dovesse invertire la rotta, malgrado un gran bel primo anno di progetto tra terzo posto e Carabao Cup, Ten Hag rischia stavolta seriamente di retrocedere quando al secondo, storicamente, vien sempre richiesto di raccogliere i frutti di quanto seminato durante la prima stagione di progetto. Anche perchè sul mercato è stato accontentato ma le sue scelte hanno scaturito perplessità. Ok Onana, ma buttare nel cestino una leggenda del club come De Gea avrebbe meritato modalità differenti. Reguilon e Amrabat non convincono, nemmeno come alternative o riserve. La scelta di non riscattare e rispedire al mittente Sabitzer ha altresì lasciato perplessità. Davanti invece di prendere una punta fatta ha scelto un attaccante che deve ancora maturare ogni tipo di esperienza in Premier: Rasmus Hojlund, assolutamente strapagato. 80 milioni all’attaccante per un ottimo potenziale ma che al primo anno di A ha messo a segno soltanto 9 gol. Sugli esterni tanta qualità ma Ten Hag stesso registra ulteriori problemi, i suoi personali, quelli con Sancho. Mount va integrato e non sposta gli equilibri, soprattutto non cambia troppe caratteristiche rispetto a Bruno e Christian Eriksen. La difesa non convince: serviva un altro investimento, stavolta proprio lì in quel reparto, perché Erik difende altissimo. Tante, troppe cose da sistemare. E va fatto in fretta. La Premier certamente non aspetta.
Sport
6 Settembre 2023
Man United, Ten Hag sotto accusa: doppia sconfitta cocente, stagione partita malissimo