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    Agricoltura, Politica
    8 Settembre 2023
    Lazio – Agricoltura, regione pronta allo stato di calamitá su moria di kiwi

    ROMA – Sulla moria di kiwi, serve superare le norme attuali che non consentono un finanziamento adeguato agli agricoltori, arrivare presto alla dichiarazione dello stato di calamitá e utilizzare tutte le risorse a disposizione. Questi gli impegni presi dall’assessore regionale al Bilancio e all’Agricoltura, Giancarlo Righini, durante l’audizione in commissione consiliare, presieduta per l’occasione dal vicepresidente Vittorio Sambucci di Fd’I.

    “Abbiamo organizzato questo incontro – hanno dichiarato l’assessore Righini e i consiglieri regionali Vittorio Sambucci ed Enrico Tiero di Fd’I – raccogliendo il grido di allarme delle imprese del settore che lamentano un calo della produzione di circa il 50 per cento che sta mettendo a rischio il primato del Lazio che è da sempre la Regione leader nel settore potendo contare su circa 9mila ettari di terreno coltivato. Per fare fronte a questa situazione di emergenza è nostra intenzione mettere in campo tutte le misure necessarie a partire dall’avvio della raccolta dei dati, attraverso le amministrazioni comunali, finalizzata alla dichiarazione dello stato di calamitá. Un provvedimento d’emergenza al quale ne seguiranno altri piú a lungo termine come quello di avviare una profonda rivisitazione del decreto legislativo 102 con un superamento del regime dei minimis e delle norme che regolano le coperture assicurative. Tutti questi provvedimenti saranno oggetto di un incontro con il ministro Lollobrigida che avverrá nei prossimi giorni”, hanno spiegato.

    Parallelamente a questa strada va percorsa anche quella “di una vera ricerca scientifica, fatta in collaborazione con i principali enti di ricerca del territorio, che possano contribuire a trovare soluzioni innovative per arginare quelle problematiche che oggi stanno creando questa situazione di emergenza – ha aggiunto l’assessore Righini con i consiglieri -. In ultimo ci preme sottolineare il clima collaborativo mostrato dai consiglieri d’opposizione che testimonia ancora una volta la volontá di affrontare insieme un’emergenza che non ha alcuna connotazione politica”. L’audizione è stata introdotta dallo stesso Sambucci che illustrato la situazione del settore: “Ancora non sono ben chiare le cause della morìa, è stata compromesso il 33 per cento della superficie coltivata a livello nazionale, nel Lazio oltra 5mila ettari.

    Oltre il 50 per cento della produzione è distrutto”. A nome delle aziende agricole è intervenuto Domenico Capitani: “Per il Lazio quella del kiwi è la produzione agricola principale. La causa principale della morìa è sicuramente il cambiamento climatico. Serve la dichiarazione dello stato di calamitá, serve la sospensione di mutui e contribuzioni per il lavoro dipendente, dobbiamo tutelare le aziende per evitare che falliscano. Ci sono risorse importante nel Piano di sviluppo rurale, servono bandi finalizzati alla ricostruzione degli impianti”.

    Per quanto riguarda le associazioni degli agricoltori sono intervenuti Stefano Giammatteo, Aspal Lazio, Alessandro Mezzi, Cia Lazio, Luigi Niccolini, Confagricoltura Lazio, David Granieri e Daniele Pili, Coldiretti Lazio. Unanime il grido di allarme: “C’è il rischio che molti agricoltori svendano i terreni, – hanno spiegato – con pericoli di infiltrazioni della criminalitá organizzata. Bisogna investire sulla ricerca e tutelare le aziende”. Pieno sostegno agli agricoltori anche dagli enti locali. Sono intervenuti Valentino Mantini, sindaco Cisterna di Latina, Carola Latini, assessore agricoltura Aprilia, Cristian Simonetti, assessore agricoltura Velletri e Antonio Cosentino, assessore alle attivitá produttive di Latina. E’ stata poi la volta dei consiglieri regionali. Secondo Salvatore La Penna (Pd) su questo tema “serve consapevolezza e condivisione, Dobbiamo agire esplorando strade che ci portino a soluzioni rapide, ma servono anche politiche di medio e lungo periodo. Serve anche una profonda riforma del sistema assicurativo”. Infine, le conclusioni dell’assessore Righini che ha ribadito la necessitá di una profonda revisione del sistema normativo che regola i finanziamenti in caso di calamitá naturale “assolutamente insufficienti in questo caso. Il nostro impegno è sostenere gli agricoltori con ogni mezzo per far ripartire la produzione, servirá una moratoria sul rimborso dei finanziamenti bancari, speriamo breve perchè questo vorrá dire che le aziende hanno ricominciato a fare utili”, ha concluso l’assessore.