Piove sul bagnato in casa Pogba. Sono probabilmente, dopo un biennio complicatissimo soprattutto passata stagione, i giorni più difficili della sua carriera. Qualche giorno dopo aver ammesso le sue mille complicanze che avrebbero pur pensato di fargli smettere col calcio giocato, è arrivata la stangata finale e definitiva che potrebbe davvero stroncare la sua carriera: positivo al test sul testosterone, considerata sostanza dopante, negli esami post Udinese-Juventus, prima giornata e prima vittoria bianconera della stagione 23/24, che avrebbe dovuto decretare rilancio e ritorno tra i protagonisti dopo tanto, troppo tempo. Probabilmente così non sarà. I suoi avvocati assieme al suo entourage hanno immediatamente chiesto le controanalisi in settimana, per capire se effettivamente nella provetta il valore del testosterone superava o meno quello consentito. Controanalisi che però sono state posticipate e slittate nella giornata di oggi: si terranno soltanto il prossimo 5 ottobre, ancora altre tre settimane di estenuante agonia. Tra l’altro il calciatore oggi era a Parigi per testimoniare in un processo complicatissimo contro un suo famigliare, tra soldi e vicenda estorsione. Momenti tostissimi per il polpo, non soltanto dunque a livello professionale. Tornando proprio sul fronte prettamente professionale, è chiaro che se il 5 ottobre le controanalisi non dovessero consegnare risposte sperate e desiderate, il calciatore rischierebbe addirittura 4 anni di squalifica. Terminerebbe la sua avventura in bianconero con plausibile rescissione. Così come la carriera. Pogba, settimane decisive.


