Finalmente uniti. Finalmente Ferrari. La stoccata lanciata a Singapore è uno statement, come lo definirebbero oltremanica. Un vero e proprio messaggio lanciate a tutte le concorrenti. Non in classifica, ma di vita ed esistenza: la Ferrari c’è. Carlos Sainz ha vinto il Gran Premio di Singapore. Che bello tornare ad ascoltare emozionati le note dell’inno di Mameli su un podio, stavolta sul gradino più alto, in un GP di Formula Uno. Un successo che i tifosi e gli amanti della nazionale rossa sognavano ormai dal sabato, dalle prove libere e dalle trionfanti qualifiche. Soprattutto con una RedBull stavolta fuori dai giochi. Solo un episodio per quella che resta la vettura più forte guidata da un marziano come Verstappen che comunque resta destinato a vincere un’annata stradominata. Un successo che mancava da un anno quando Leclerc vinse davanti a Spielberg. E quando parliamo, apriamo e titoliamo con Finalmente Ferrari intendiamo proprio questo, pensando anche a Charles, raggiante e sorridente, quando nel post gara parla di quanto e come sia stato giusto lasciar andare Sainz, quanto e come la strategia sia stata finalmente vincente. Di gruppo, di squadra. Peccato per Leclerc, finito fuori dal podio, superato al secondo posto da Norris e al terzo da Hamilton. Finalmente unione. Per Sainz è il secondo trionfo in carriera con la scuderia rossa, dopo Silverstone 2022. Un successo che ha fatto bene a tutto il movimento sportivo italiano, soprattutto all’indomani della sconfitta della pallavolo in finale europea a Roma contro la Polonia. E sportivamente il GP di Singapore ha narrato pure storia per un ex indimenticato come Fernando Alonso, eterno e intramontabile, dall’alto dei suoi 100mila chilometri raggiunti e percorsi a questi livelli. Quarto posto con la sua Aston Martin: fantastico. E’ stato altresì il GP di Hamilton che sale al terzo posto con 180 punti dietro le due Red Bull,. Il quinto e sesto posto, soprattutto grazie a ieri, diventa tutto Ferrari, con Sainz davanti a Leclerc nella classifica piloti. Il mondo rosso sorride nella costruttori: Ferrari terza e sul podio, Aston Martin sganciata alle spalle, adesso può insidiare la Mercedes in seconda posizione. Bene così.
