Non solo Roma e Frosinone, che chiaramente per i loro successi e rappresentando aree direttamente di interesse giornalistico e geografico meritavano un articolo a loro stante. La domenica A ha regalato gol e sorprese. La gara più bella, quella tra Fiorentina e Atalanta, tra due tecnici tradizionalmente offensivi come Gasperini e Italiano, non poteva naturalmente deludere. E così è stato. 3-2 al Franchi tra gol e ribaltamenti. Apre Koopmeiners, Gasp col falso nueve, prima della rimonta viola tra l’entusiasmo viola, firmata sotto la Fiesole dall’eterno ex come Bonaventura e da un centrale che dopo un’estate sul mercato s’è ripreso il posto eccome, come Martinez Quarta. Nella ripresa pareggia Lookman e tutto aperto: poteva succedere di tutto, questa la meravigliosa sensazione. Alla fine sbaglia l’Atalanta e vince la Fiorentina, zampata di Kouamé, Viola a sette lunghezze, orobici scavalcata. Non basta esser belli, serve salto di qualità che chiede Gasp. Prosegue invece a Monza il gran campionato e la gran partenza del Lecce, che strappa un altro punto pesante e resta lassù con otto lunghezze: 1-1, per i brianzoli Colpani, mentre per i salentini ancora l’azzeccatissimo ennesimo colpo balcanico di Corvino, già rivelazione Krstovic. Vince noia e paura invece in Sardegna tra Cagliari e Udinese che pareggiano a reti inviolate e accontentandosi reciprocamente del punto rinunciano e rinviano la loro prima vittoria stagione. Stasera doppio posticipo del lunedì: alle 18.3o previsti gol e spettacolo quando a Salerno arriva il Torino, chiude il Monday Night tra Verona e Bologna.


