Undici punti. Undici meravigliosi punti. Lecce sogna in grande. Altra serata favolosa al Via del Mare. I riflettori del quinto turno di Serie A illuminano quella che contro ogni pronostico in questo momento resta la seconda forza del campionato, ancora imbattuta. Il nuovo Lecce che ha scelto Roberto D’Aversa dopo la pesante ma sofferta salvezza al primo anno di ritorno in massima serie continua a crescere, esprimere, divertire. Una creatura plasmata e costruita di Pantaleo Corvino, tornato re nelle sue terre. A farne le spese stavolta è il Genoa di Gilardino, battuto 1-0 al Via del Mare. Pesa molto a dir la verità l’espulsione rossoblu per doppia ammonizione di Martin al tramonto del primo tempo. E allora tanto Salento nella ripresa, giallorossi che tessono e palleggiano, fino al tramonto: pazienza premiata, arriva la stoccata giusta, stavolta targata Oudin, botta con deviazione che beffa Martinez e spedisce Salento e Via del Mare in paradiso. Funziona tutto, non più Strefezza dipendenti: Almqvist illumina, Krstovic indemoniato, retroguardia che segue il centrocampo che palleggia. Fuori Hjulmand, cessione irrinunciabile: dentro Ramadani. Altra scoperta di Pantaleo. Cambiando gli ordine degli addendi il risultato cambia sì, ma in questo caso migliora. Al Lecce mancano già soltanto 29 lunghezze alla salvezza, ma se il buongiorno si vede dal mattino ci sono tutti i presupposti almeno per arrivare a metà classifica. Gran dispiacere dall’altra parte invece in casa Gilardino, col suo Grifone che continua a raccogliere meno di quanto meriterebbe: col Napoli sfiorata la vittoria, col Lecce sfiorato punto dopo gran resistenza. Solo una vittoria in 5 gare, seppur prestigiosa come quella a Roma con la Lazio. Sole 4 lunghezze ma tanta tanta sfortuna. Nessun allarmismo, ma adesso servono punti. E la prossima non è proprio una partita semplicissima: a Marassi arriva la Roma..


