La Roma non decolla. Doveva accelerare, doveva vincere per recuperare i tanti punti persi in avvio di stagione ad agosto. Invece a Torino, pur su un campo tosto e ostico, tra l’altro in condizioni tutt’altro che idilliache zolle alla mano, i giallorossi lasciano amaramente altri due punti per strada. Dopo un primo tempo particolarmente equilibrato e senza particolari squilli, nella ripresa la Roma mantenendo asse e compattezza, pur contro un Toro come sempre ben organizzato e messo bene in campo da Juric, prova ad alzar pian piano i giri del motore. Spinazzola pesca Cristante che colpisce il palo: ma sono solo le prove generali. La boa è Lukaku, strapotere fisico e per forza di cose già punto di riferimento: il belga si gira su Buongiorno e in diagonale beffa Milinkovic. Classica giocata del centravanti che pian piano comincia a recuperare buona condizione. Gol pesantissimo che servirebbe a portar a casa tre punti pesanti nonostante un Dybala quest’oggi piuttosto in ombra. Invece il Toro ha il merito di non mollare: Juric inserisce l’artiglieria pesante, dentro la qualità di Vlasic più il tutto per tutto con Karamoh, Sanabria e addirittura Pellegri al fianco di Zapata. Tutto per tutto che vien premiato quando al tramonto, poco prima del recupero, sulla punizione ben tagliata da Ilic, Zapata parte sul secondo e beffa tutta la difesa giallorossa: incornata perfetta, Rui Patricio stavolta impotente, 1-1 e game over. Punto meritato quello dei granata, grandi rimpianti in casa giallorossa. Manca Smalling, manca il miglior Smalling, pochi cambi e quest’anno sorprendentemente più evidente vulnerabilità sul punto forte giallorosso: le palle inattive. La Roma concede e lascia sul campo due punti pesanti proprio su quello che nel biennio mourinhano è stato uno dei veri punti forti. E fa ancora più male. Serve immediata reazione perchè il campionato non aspetta e mercoledì il calendario mette in palio un’altra trasferta complicata: si va a Marassi, sfida al Grifone, occhio a Retegui. Bilanci a ottobre: adesso non c’è proprio tempo.
